Ceccano, chiesta al commissario la revoca degli atti amministrativi riconducibili all’inchiesta

Le attività di associazioni e collettivo Ceccano2030 testimoniano la spinta alla trasparenza chiesta nel recente passato e l'impegno odierno

“L’ultimo atto amministrativo pubblicato sull’albo pretorio da parte dell’amministrazione comunale di Ceccano, prima della tempesta giudiziaria che ha travolto la nostra città e portato al commissariamento del Comune, è la privatizzazione del servizio di accertamento e riscossione tributi”. Per questo, appena insediato il commissario prefettizio, il collettivo “Ceccano2030” gli ha inviato richiesta di revoca della delibera di giunta n. 112 del 17 maggio 2024 sulla privatizzazione del servizio tributi. I sottoscrittori partono dalle carte dell’inchiesta circa “la natura delittuosa insita nel modus operandi dell’amministrazione comunale che, a causa delle condotte penalmente rilevanti poste in essere dal Sindaco Caligiore con l’ausilio degli altri soggetti indagati, ha approvato una serie di delibere che, a nostro avviso, – spiegano in una nota – risultano inevitabilmente viziate e compromesse proprio in forza di quanto accertato fino ad oggi dalla magistratura. Riteniamo che quanto rilevato dagli inquirenti sia sufficiente a qualificare gli atti dell’amministrazione dimissionaria come revocabili in quanto adottati secondo l’ottica di un sistema criminale strutturato che ha, come affermato dalla Magistratura, compromesso l’intero sistema degli appalti, operando non solo contrariamente alle normative del Codice Penale, ma altresì in violazione dei principi costituzionali e legislativi posti a tutela della buona amministrazione”.

Filippo Cannizzo (Ceccano2030)

Il collettivo Ceccano2030: subito stop all’affidamento riscossione tributi

Ceccano2030 chiede anche che il commissario valuti “la revoca o la sospensione di tutti gli altri atti adottati dalla precedente amministrazione riconducibili al sistema corrotto degli appalti oggetto delle recenti inchieste. Negli ultimi anni, il nostro collettivo è stato attento e vigile su questo sconsiderato agire da parte della giunta di destra della città fabraterna, mettendo in evidenza quanto fosse lontana anni luce dai bisogni reali dei ceccanesi e che ha disatteso anche i consigli dispensati dalle Corte dei Conti che invita le amministrazioni italiane a non privatizzare i servizi ai cittadini – mentre a Ceccano venivano privatizzati il servizio di illuminazione pubblica e i servizi cimiteriali, veniva assegnata a privati la gestione delle strisce blu, si decideva di affidare a privati il nido comunale e la farmacia comunale, concedeva a privati la gestione del campo sportivo Popolla per 20 anni, senza dimenticare la poca trasparenza nell’aggiudicare il servizio di gestione dei rifiuti e l’inquietante tentativo di speculazione edilizia col mercato coperto di Via Falcone”. (…) “La responsabilità politica e amministrativa delle scelte prese per Ceccano negli ultimi anni è di tutti i consiglieri e assessori comunali che hanno sostenuto ogni decisione del Sindaco e votato ogni atto amministrativo nell’assenza totale di trasparenza – senza obiettare né prendere in alcun modo le distanze da deliberazioni scellerate su temi che riguardavano la vita concreta dei ceccanesi”.

L’ex sindaco Loffredi: la città non era narcotizzata, reagiva da un anno

L’ex sindaco Angelino Loffredi, da parte sua, analizza il rendiconto di un anno di attività dell’opposizione di fatto realizzata fuori dal Consiglio comunale da Ceccano2030 e associazioni: 18 iniziative programmatiche, 122 comunicati stampa, 4 mozioni presentate in consiglio comunale, 3 richieste di consiglio comunale aperto, elaborazione di sei
punti programmatici, 1 petizione popolare (1.000 firme) per il ripristino immediato del servizio scuolabus. Dati forniti da Filippo Cannizzo nell’evento di cui già su queste pagine abbiamo scritto. Il tutto – secondo Loffredi – “fa capire che la città in questo anno non era narcotizzata ma reagiva, allargava l’area dell’opposizione e creava i presupposti per l’alternativa. L’incontro e la discussione che sono avvenuti avanti ad un centinaio di persone (alcune in piedi perché le sedie non sono state sufficienti) ha visto 16 interventi privi di rabbia e sconforto ma tutti consapevoli della necessità di creare una piattaforma politico-programmatica ed un diverso rapporto fra le forze che sono state
all’opposizione ma in particolar modo che elimini reciproche diffidenze e forme di autismo politico, purtroppo ancora presenti”. L’ex sindaco poi ritiene “una buona e non rinviabile notizia che rimuove aree di incertezza e sfiducia ed apre all’apporto di altre persone disponibili a battersi per il necessario cambiamento” la notizia che il collettivo parteciperà con una propria lista alla prossima campagna elettorale.

L’ex sindaco di Ceccano, Angelino Loffredi
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