Si va definendo la sfida a quattro per la conquista di Palazzo Antonelli, tra due esponenti del centrodestra (Ugo Di Pofi e Fabio Giovannone) e due del centrosinistra: Andrea Querqui e Manuela Maliziola. Anche se nello schieramento delle opposizioni potrebbe esserci la sorpresa di un terzo candidato sindaco (quinto del quadro complessivo).
Partiamo dal centrosinistra con Querqui che presenterà giovedì – 27 marzo con inizio alle 17,30 al Civico 18 -, le liste ed il programma. A suo sostegno ci saranno sicuramente il Pd, il Psi, Verdi europei, Progresso Fabraterno e lista Querqui. Ma è probabile che si aggiunga anche la lista di Luigi Vacana – “Provincia in Comune” – con la presenza di esponenti appartenenti all’area propriamente moderata. La coalizione a sostegno di Querqui è stata rafforzata dall’adesione dell’area Schlein guidata da Emanuela Piroli ed anche dal movimento civico che si riconosce nell’altra consigliera comunale uscente Mariangela De Santis: è prevedibile che per entrambe vengano previste posizioni di primo piano in amministrazione, nel caso in cui Querqui riuscisse a sbaragliare i concorrenti.

Manuela Maliziola ha nelle scorse ore annunciato il suo progetto civico di centro-sinistra “Ceccano al centro” realizzato – ha spiegato in un video su Tik Tok – “da uomini e donne che mettono a disposizione le loro idee, le loro competenze ed il loro tempo per costruire insieme una Ceccano migliore. Tale progetto politico si compone di tre liste: ‘Ceccano al Centro’; ‘Vivere Ceccano’ e ‘Progetto in Comune’. Lo slogan della campagna elettorale dell’ex prima cittadina è: “La nostra è una città giusta”. Tra i grandi protagonisti della fase politica seguita allo scandalo giudiziario ci sono sicuramente il collettivo Ceccano Ventitrenta, Ceccano Acqua Pubblica ed il Circolo del Prc: pare al momento difficile che le loro forze possano confluire a sostegno di Querqui o Maliziola. Possibile che alla fine decidano di presentare un proprio candidato sindaco e Filippo Cannizzo potrebbe avere le carte in regola per rappresentare le istanze portate avanti in questi mesi dal collettivo e coprire un ruolo politico decisamente di sinistra. In totale, quindi, l’area dell’ex opposizione a Caligiore, potrebbe alla fine dei conti esprimere 10-11 liste di partito e civiche e due o tre candidati a primo cittadino.

Di Pofi, FdI correrà col simbolo. Massa e Liburdi coordinano le civiche
Almeno 6 liste – ma si punta alla settima – sono in preparazione a sostegno dell’imprenditore Ugo Di Pofi. L’unica certezza sui simboli è che Fratelli d’Italia metterà sulle schede la sua fiamma. Quanto alla Lega di Stefano Gizzi e Forza Italia non c’è ancora la scelta tra la presentazione del logo di partito o di una civica comunque di chiara identificazione politica. Il quadro andrà completato entro domenica 30 marzo alle ore 11, quando Di Pofi presenterà ufficialmente squadra e programma nel locale ‘Pane e Amore’ di Piazza 25 aprile, con inizio alle ore 11. Quanto alle formazioni in preparazione, come dicevamo, ci saranno Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia. Inoltre la civica Grande Ceccano coordinata da Daniele Massa, mentre il coordinatore meloniano cittadino, Rino Liburdi, si sta occupando di organizzare le fila di “Ceccano più forte”. Ci sarà inoltre la lista Di Pofi sindaco. Si lavora anche ad una settima aggregazione, che potrebbe raccogliere spezzoni di esperienze civiche del passato.

Giovannone, 4 liste e convinzione di rappresentare il vero centrodestra
Quattro le liste già completate a sostegno dell’ex presidente del Consiglio comunale, Fabio Giovannone. Che preferisce non anticipare dettagli sul programma: simboli e progetti di governo saranno ufficialmente esposti all’opinione pubblica cittadina durante un evento che potrebbe essere fissato per la prossima settimana. “Stiamo portando a termine l’elaborazione del programma – spiega Giovannone -: metteremo in chiaro un’idea di citta semplice ma con l’ambizione della sostenibilità, dell’innovazione. Progettiamo una Ceccano moderna e sicura, proiettata verso il futuro”. Giovannone rivendica l’appartenenza allo schieramento moderato: “Le nostre liste sono civiche ma in un’area di centrodestra. Abbiamo candidati a consigliere tesserati della Lega, di Fratelli d’Italia”. Il discrimine con il resto del centrodestra è stato segnato dall’inchiesta giudiziaria: “Abbiamo adottato un taglio netto con quell’area – afferma Giovannone riferendosi ai sostenitori di Di Pofi -. Ma in prospettiva vinciamo noi le elezioni e per motivi di scaramanzia non aggiungo altro”. Complessivamente anche l’area di centrodestra, dunque, potrebbe esprimere 10-11 liste.

Su tariffa sociale e acqua pubblica l’appello ai candidati a schierarsi
Da segnalare infine una presa di posizione del Collettivo Ventitrenta e del comitato Ceccano Acqua Pubblica: “A quelli che al momento si sono candidati o autocandidati a Sindaco di Ceccano – si legge in una nota diffusa nelle scorse ore – chiediamo di prendere posizione sulla proposta di tariffa sociale, anche se l’operato dei loro partiti di riferimento, completamente asserviti ad Acea, non lascia adito a speranze di sorta, visto pure la totale assenza di una qualsivoglia azione messa in atto nel corso degli anni, sia da parte di chi era in maggioranza che all’opposizione, nell’aula consiliare a difesa dei diritti delle e dei cittadini. Per questo, a chi si candida ad amministrare Ceccano diciamo anche che pende sulla loro testa, come una spada di Damocle, lo sguardo attento di chi la lotta contro i soprusi di Acea non l’ha mai abbandonata. In certi momenti della storia, e questo è uno di quelli, ribellarsi non è solo un diritto ma un oggettivo dovere. Pensiamo che sia arrivato il momento per la Politica di schierarsi, contro o a favore dei soprusi di Acea contro i cittadini, a favore o contro la tariffa sociale, per far rispettare o meno la convenzione di gestione, infischiandosene o intervenendo quotidianamente in difesa dei ceccanesi a cui non arriva l’acqua nelle case per 12 ore ogni giorno dell’anno pure denunciando Acea per interruzione di servizio pubblico se necessario, avendo sempre come faro la ripubblicizzazione del servizio. Noi siamo dalla parte del Comitato per l ‘acqua pubblica, perché l’acqua è un bene comune”!”.