Ferentino – “La tutela dei cittadini, siano essi residenti nel centro che nelle periferie, deve essere una priorità per chi amministra una città. Una priorità che necessità di atti concreti, soprattutto quando significa salvaguardare un territorio. Per questo, riscontrando un’assenza su tale problematica, poniamo all’attenzione del sindaco e della sua amministrazione la questione della cava Sigillo e le proteste dei residenti nelle zone Tofe, Vallone, Sterpare e Cartiera. Anche i cittadini delle periferie hanno gli stessi diritti degli altri e come minoranza ci sentiamo in dovere di difenderli”.
Lo dichiarano i consiglieri di minoranza Alfonso Musa e Fabio Magliocchetti che hanno presentato una mozione da sottoporre all’attenzione del consiglio comunale: “Nello scorcio della precedente consiliatura guidata da Antonio Pompeo, è stata approvata una Convenzione per le condizioni di esercizio della cava Sigillo, recependo proprio le lamentale della cittadinanza interessata. Una maniera concreta per arginare le criticità che quotidianamente si riscontrano in quelle zone interessate dal traffico dei mezzi pesanti: eccessiva rumorosità, vibrazioni che si producono nelle abitazioni, danneggiamento della sede stradale, pericolosità per ingombro e velocità”.
“La convenzione precedentemente approvata – spiegano Musa e Magliocchetti – era stata studiata e congegnata molto bene, perché prevedeva tutta una serie di penalizzazioni e di sanzioni per l’azienda estrattiva nel momento in cui non avesse rispettato le condizioni per l’attività estrattiva. Ecco, l’attuale maggioranza non deve sforzarsi più di tanto dunque, deve semplicemente riprendere la convenzione, leggersela se qualcuno non la conoscesse e farla applicare, così da ripristinare la normale qualità di vita per i residenti della zona a ridosso della cava”.
“La mozione che abbiamo presentato – concludono i due consiglieri – vuole dunque essere un modo per svegliare la maggioranza, soprattutto per ricordare loro che Ferentino è una città grande: bisogna amministrarla a dovere. Anche i cittadini delle periferie hanno necessità di risposte e di interventi. Nel caso specifico della cava, c’è lo strumento, la convenzione: si verifichino subito se si stanno rispettando gli obblighi previsti, non solo nei riguardi dei disagi per la popolazione, ma anche in merito all’impatto ambientale sul suolo, sull’aria e sulle acque sotterranee e in caso di accertate violazioni, si intervenga”.