Stato di agitazione nel cercare di Cassino. A renderlo noto è stata la sigla sindacale Uilpa Polizia penitenziaria che in una nota spiega quanto «inutili sono stati infatti sino a oggi tutti gli interventi presso gli organi competenti e si è letteralmente superata la soglia dell’umana tolleranza. La situazione continua costantemente a peggiorare e quello che si osserva è un reale deterioramento del sistema organizzativo e operativo. Gli eventi critici crescono esponenzialmente e si è costretti a subire continui eventi critici dove il poliziotto, solo e inerme, senza alcuno idoneo strumento di difesa è costretto a soccombere. La carenza di organico continua ad acuirsi».
Una carenza cronica di unità che sono passate da 162 distinte in 3 commissari, 13 ispettori, 19 sovrintendenti e 127 agenti/assistenti nel 2017 alle attuali 107 unità, in cui si elencano ben 29 unità assenti (1 per lunga assenza, 13 a disposizione della Cmo e 2 in congedo ordinario residuo perché prossimi al pensionamento, 1 unità in distacco fuori sede e 14 unità in aspettativa elettorale). «Il70% della forza operativa ha un’età anagrafica superiore ai 50 anni con anzianità di servizio superiore ai 30 anni e le numerose ripetute richieste per essere esonerati dai turni di servizio notturni non trovano alcun accoglimento – proseguono dal sindacato Uilpa -. Identica situazione la si ritrova sul congedo residuo che non si riesce a smaltire in quanto lo stesso personale si vede costretto a dover rinunciare ai giorni di congedo e sempre più spesso anche ai riposi settimanali, per non parlare dei riposi festivi dove moltissimi si ritrovano in servizio 5 giorni festivi su 6. Con i numeri succitati garantire un dovuto e dignitoso piano ferie appare un’impresa impossibile».