Cassino, giunta pronta per la presentazione. Centrodestra: voci “regionali” per Abbruzzese

Oggi a mezzogiorno la presentazione della giunta del governo Salera bis. Nella Lega si guarda all'esecutivo Rocca; aria di commissario in FdI

Maria Concetta Tamburrini confermata alla Pubblica Istruzione, Gabriella Vacca si occuperà di Cultura, Pierluigi Pontone resta alle Manutenzioni, Francesca Calvani va ai Servizi sociali (consigliera comunale di minoranza uscente passata coi saleriani), Gino Ranaldi agli affari locali e polizia locale, Giuseppe Capizzi al Commercio e Gennaro Fiorentino (l’unico esterno) si occuperà di Lavori pubblici. La delega di vicesindaco andrà a Gino Ranaldi per i primi 20 mesi di legislatura, passerà poi per un periodo di tempo altrettanto lungo a Pierluigi Pontone, per giungere a Maria Concetta Tamburrini fino a conclusione della consiliatura.

Ieri sera la riunione della maggioranza che sostiene il sindaco Enzo Salera ha sciolto le ultime riserve e quindi oggi alle 12, in Sala Restagno, sarà ufficialmente presentato l’esecutivo del Salera bis. Martedì 25 giugno alle ore 10 si terrà la prima riunione dell’assise rinnovata, in tempo per varare alcuni adempimenti – come l’adeguamento delle tariffe Tari – da assolvere entro il 30 del mese. I capigruppo consiliari saranno Edilio Terranova per la lista Salera Sindaco, Andrea Vizzaccaro per PartecipiAmo Cassino, Sarah Grieco per il Pd, Maria Rita Petrillo per Orizzonte Comune, Luca Fardelli per Demos, Arturo Buongiovanni per il centrodestra e Giuseppe Sebastianelli per il polo civico. I grandi esclusi sono l’ex vicensindaco Francesco Carlino, l’ex assessore alla Cultura Danilo Grossi (che però aveva annunciato da settimane il proprio addio all’esecutivo) e l’ex responsabile dei servizi sociali Luigi Maccaro.

Il singolare incontro tra Salera e gli ex candidati a primo cittadino

Del tutto pletorico – se non finalizzata da parte del vincitore ad assorbire sul nascere ogni tentativo di opposizione decisa sia consiliare che extra-consiliare – la riunione convocata lunedì mattina dal primo cittadino con gli ex candidati a sindaco. Solo Sebastianelli ha respinto al mittente la convocazione sottolineando come, prima del voto, il sindaco avesse rifiutato qualsiasi faccia-a-faccia di coordinamento sullo svolgimento della campagna elettorale e come, adesso, il dibattito non possa che avvenire nell’assise civica. Poco decifrabile la presenza di Arturo Buongiovanni (reduce da una sconfitta pesante ma attento ad insistere nel voler essere amichevole e colloquiale con la maggioranza) come quella delle altre due candidate Polidoro e Palumbo. La prima delle quali, in particolare, ha finito per fungere da cassa di risonanza di quel che il sindaco voleva che venisse riferito circa la necessità – appunto – di una collaborazione con tutti, ai fini del bene della città. Ma il fatto è che in ogni livello di governo democratico dovrebbe esserci una opposizione che stimola, controlla, denuncia e non transige. La scorsa consiliatura è stata caratterizzata dalle uniche voci dissonanti di Renato De Sanctis e Francesco Evangelista. Per quella che si apre bisogna augurarsi, quindi, che almeno Sebastianelli e il citato Evangelista sorveglino il manovratore. Se se ne aggiungeranno altri alla prova dei fatti, ben vengano.

Il posto di Ciacciarelli potrebbe andare all’ex presidente della Pisana

Sul fronte del centrodestra brucia ancora la sconfitta europea di Mario Abbruzzese che era impegnato per l’elezione a Strasburgo ma che uno zampino – evidentemente non utile – l’ha messo anche sulle comunali. Ora l’ultima che gira tra i suoi supporter rimasti a mostrar bandiera è che gli amministratori ed alcuni imprenditori del territorio lo reclamerebbero assessore regionale al posto di Pasquale Ciacciarelli. Ma quest’ultima spiaggia rischia di avere più l’effetto del ridicolo che della consolazione per la mancata vittoria. Oltre a mettere a rischio un’amicizia tra i due che ha tenuto ed è stata salda nelle fortune e nelle sfortune. Rossella Chiusaroli, giunta terza ma praticamente seconda nella lista dei più votati di Forza Italia, fa gli scongiuri affinché durante la legislatura possa arrivare in qualche maniera fortuita e fortunosa la promozione. C’è un piccolo inconveniente, secondo qualche analista di risultati elettorali: i conti cassinati a favore di Salvatore De Meo (191 voti) non tornano come, invece, tornano quelli fondani a favore della cassinate (4163). E Claudio Fazzone, si sa, di elezioni è maestro e difficilmente dimentica le delusioni. Ma queste sono altre storie che riguardano gli orizzonti di singoli esponenti.

FdI, Silvestro Golini Petrarcone: classe dirigente da riformare

Il fallimento della politica cittadina del centrodestra sta tutta nella constatazione che l’alternativa a Salera, di questo passo, non esisterà neppure tra 5 anni (al cospetto del successore del sindaco uscente) se non si rifonda la coalizione basandosi su forze giovani e fresche. Qualcosa sta nascendo in Fratelli d’Italia attorno a Chiara Trotta, ci sono poi le tessiture in corso da parte di Alessandro Vincitorio, Vincenzo De Nisi, Antonio Cardillo di cui abbiamo già parlato. C’è, inoltre, il neo consigliere comunale Silvestro Golini Petrarcone che lascia presagire un imminente intervento commissariale in città: “Non si può ignorare che la base del Partito, in questa tornata elettorale, si sia spaccata: in pochi siamo scesi in campo a metterci la faccia ed il cuore, in tanti sono rimasti, sornioni, a guardare, alcuni hanno preferito sostenere e perfino candidarsi in schieramenti opposti. Ebbene, il mandato conferitomi dagli elettori mi impone il dovere e la responsabilità di rilevare tali criticità e di promuovere, da subito, una riorganizzazione del Partito cittadino. Occorre riformare la classe dirigente, innestando energie nuove nel solco delle vecchie esperienze; a partire dall’apertura di una sezione, occorre radicare, in modo capillare, il Partito sul territorio e nel tessuto sociale, coinvolgendo ed appassionando i tanti giovani, idealmente a noi vicini, ma distanti dalla politica e dalle sue logiche: lo merita il grande popolo di Fratelli d’Italia, e soprattutto lo meritano i nostri elettori che, con passione, ci hanno sostenuto e dato fiducia. Sono convinto che questa elezione 2024 rappresenti l’anno Zero per Fratelli d’Italia, a Cassino, un insuccesso che deve spronarci e, al contempo, un monito da non dimenticare: si riparte da qui, oggi, guardando al futuro con coraggio, con rinnovate energie, con l’entusiasmo di chi ha la certezza di poter vincere la sfida: ad maiora, sempre!”.

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Stefano Di Scanno
Stefano Di Scanno
Giornalista Professionista

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