Ultimo week end prima dell’apertura delle urne alle spalle. Iniziata la corsa verso il voto di sabato e domenica e, prima ancora, i cinque candidati a sindaco di Cassino preparano la chiusura della campagna elettorale di venerdì. In questi ultimi giorni sono arrivate almeno tre richieste di confronti diretti – dopo quello di cui abbiamo riferito su queste pagine LEGGI QUI – ma il primo cittadino non ha dato la sua disponibilità e pare che la posizione non sia destinata a cambiare, anche per indicazione irremovibile di Danilo Grossi, assessore alla Cultura uscente ed esperto di comunicazione che sta guidando Salera in questa apparentemente facile campagna elettorale. Tra gli elementi di polemica un volantino di Enzo Salera in cui si promuove il voto al sindaco uscente, a prescindere dalla preferenza al candidato consigliere (anche di altri schieramenti). Come ha sintetizzato qualcuno: “votate almeno per il re, perché tanto per reggere il regno basta lui”.
Chiedono la piazza 3 giorni prima ma i vigili non ne sanno niente
Ma iniziamo dalle tensioni di ieri sera in Piazza Diaz in occasione del comizio di Maria Palumbo e della lista Cassino Popolare che avevano chiesto le autorizzazioni ad occupare la piazza tre giorni prima con Pec. Nonostante questo, due vigili urbani sono intervenuti per rimuovere il nastro biancorosso da cantiere che chiudeva i due accessi alle auto, sostenendo che al comando della Municipale non fosse pervenuta nessuna richiesta. Ed è subito circolata l’ipotesi che ci fosse stato una sorta di “boicottaggio burocratico” dell’iniziativa da ambienti vicini al primo cittadino. Alcuni presenti hanno a quel punto sbarrato loro stessi il transito, sistemandosi sull’accesso dal Corso della Repubblica. Alla fine il comizio, al di là di un paio di automobilisti che sono riusciti a “forzare” il “blocco”, si è svolto regolarmente e si è concluso alle ore 20 in punto. Marcello Iacovella, leader di Cassino Popolare, ha commentato: “Doveva essere una disfatta ma hanno fatto male i calcoli, da una possibile disfatta si è passati a una carica positiva che ha pervaso anche i passanti verso la battaglia per il riconoscimento democratico del diritto ad avere un’idea. Anche se contrastante con il pensiero unico della maggioranza”.
S’inventa il comitato, fa battaglie in Consiglio ma “resta solo”
Dalle liste Libellula e Jammy di Paola Polidoro viene segnalata una singolare affermazione che la candidata sindaca avrebbe rilasciato ad un blog, affermando che “De Sanctis non è la sintesi della squadra”, quando – come noto – la scelta della stessa Polidoro ed il senso della necessità di costituire un raggruppamento civico di quella natura sono interamente legati all’esperienza del “Comitato No Acea” ed al lavoro di opposizione portato avanti con determinazione ed a viso aperto proprio da De Sanctis che ha rappresentato l’unica, vera e salutare (per la democrazia) spina nel fianco del sindaco e della maggioranza. Non a caso, le polemiche più aspre arrivano dal “capitano” che è stato tra i protagonisti dell’ottenimento del ristoro di Acqua Campania al Comune di Cassino (durante la breve stagione dell’intesa pre-elettorale siglata col primo cittadino). Ben 9 milioni di euro ad oggi, di cui 1,5 finiti all’organo di liquidazione. De Sanctis ha spiegato come il sindaco Salera avrebbe speso gli altri 7,5 milioni di euro: “Niente aiuti per chi é più in difficoltà, niente aiuti per chi non riusciva a pagare le bollette Acea, niente aiuti ai servizi sociali (ha speso solo i trasferimenti dello stato e contributi arrivati dalla Regione), ma solo la soddisfazione del suo ego, accompagnando con percentuali obbligatorie (15-20%) dei contributi i lavori che sono stati appaltati con risorse Pnrr, ministeriali e regionali”.
Folcara è un quartiere, urgono servizi e sostegno all’agricoltura
Giuseppe Sebastianelli (polo civico) ha tenuto un comizio in Via Ausonia vecchia registrando la presenza di circa 300 cittadini. Ha ribadito la necessità di curare e riconnettere al centro la periferia. Nel caso specifico, “la Folcara è a soli 500 metri dal Colosseo. Mi impegnerò a portare servizi ad un’area che è diventata quartiere anche strategico, visto che qui c’è anche economia che arriva dall’agricoltura ed è necessario realizzare infrastrutture a sostegno di quanti producono ricchezza per la collettività. Del resto – ha aggiunto riferendosi al periodo in cui è stato assessore – se alla Folcara esistono le fogne è grazie alle vecchie amministrazioni”. Ha poi rilanciato la riqualificazione della pista ciclabile realizzata dalla Provincia che collega il Polo universitario al quartiere Colosseo.
Un filo per spiegare il modo di intendere il futuro della città
Arturo Buongiovanni ha continuato il suo tour delle periferie e ieri pomeriggio alle ore 19 ha incontrato elettori e candidati nello spiazzo antistante il teatro comunale Manzoni. “Nel nostro programma “Ora, il futuro” – ha scandito Buongiovanni – ogni progetto è strettamente collegato alla persona, ai suoi bisogni e alla sua dimensione comunitaria e ogni intervento è pensato per favorire l’incontro e lo stare insieme. Abbiamo scelto un filo per rendere evidente il nostro modo di intendere la città. Lo abbiamo fatto per cominciare a ricucire il tessuto sociale di Cassino, per unire il centro con i quartieri e con le periferie, i cittadini e gli amministratori e tutte le persone che vivono in città. Solo creando legami, saremo in grado di prenderci cura di ogni persona, favorendo la solidarietà e lo sviluppo delle relazioni umane. Questo è il fine ultimo del nostro impegno. Questo, per noi, è il compito più alto della politica”.
Puoi votare il sindaco uscente se hai già impegnato la preferenza
Enzo Salera ha tenuto incontri coi residenti e comizi tra Sant’Angelo, Caira e Piazza San Giovanni ottenendo sempre la presenza di centinaia di cittadini. “Grazie a tutti i candidati che sono intervenuti e che fanno parte di questa bellissima squadra forte, unita, coesa. Siamo davvero felici di quanta partecipazione stia accompagnando la nostra campagna elettorale che ci porterà a scrivere il secondo tempo di questa meravigliosa storia”, ha detto il primo cittadino uscente.
Va dato conto però del volantino che sta scatenando malumori interni alla sua maggioranza. Nel fac simile della scheda elettorale col solo nome di Salera sbarrato, campeggia la seguente scritta: “Se hai già impegnato il tuo voto di preferenza. Regalati il sindaco migliore. A Cassino i candidati sono tanti: può capitare di avere qualche parente, amico o conoscente a cui dare la preferenza. Ma puoi comunque votare Enzo Salera come sindaco ed il progetto più competente, onesto ed affidabile di queste elezioni. Lo ha già dimostrato in questi anni, insieme a tutta la sua squadra. Con grande coraggio, visione e competenza ha iniziato a cambiare Cassino. Ma c’è ancora da fare! Non sprecare la possibilità di votare una persona libera e capace per continuare a cambiare la nostra città”.
Insomma una legittimazione del voto disgiunto a scapito dei 120 candidati della coalizione. Cosa che ha reso incandescenti le chat, dove ovviamente Salera non è presente. Ma il tenore dei commenti è esplicito. Ne riportiamo uno di un noto esponente con tessera Pd: “Anche se si può chiedere il voto disgiunto (la legge umana lo consente. e ci mancherebbe!) è scorretto manifestarlo e chiederlo in questo modo. Non può permettersi di farsi una campagna elettorale con queste argomentazioni, dopo aver detto a destra e a manca di avere con sé, ed esserne ben sostenuto, una squadra granitica! Per ciò che mi riguarda, penso che un partito serio non consentirebbe mai di sminuire, riducendolo, il ruolo di un suo candidato a sola comparsa! La parola d’ordine di un partito serio per valorizzarne l’adesione è Noi, Noi e poi Noi! E non Io, Io e sempre Io”.