Big nazionali e regionali: a Cassino in questi giorni è un via vai. Ieri sera è stata la volta del vicepremier Matteo Salvini all’Edra Palace Hotel dove, nel presentare il suo libro “Controvento” alla presenza dello stato maggiore regionale e provinciale del suo partito e con una platea gremita, ha sottolineato la volontà della Lega di “difendere gli italiani, la casa, il diritto al lavoro, le auto degli italiani. Abbiamo candidati eccellenti a Frosinone come in tutt’Italia e tutti i territori possono portare la loro voce in Europa”. Quanto a Stellantis ha affermato come il governo stia cercando di “limitare i danni ma finché l’Ue mette al bando auto a benzina e diesel ci condanna ad essere colonia di auto cinesi o arabe”.
Salera lascia la politica ai margini e riparte da Antridonati e Colosseo
Il differente supporto chiesto alla politica dei livelli superiori dai candidati sindaco del centrosinistra e del centrodestra di Cassino è affiorato in questa fase ormai calda della campagna elettorale. Enzo Salera sui suoi manifesti 2×6 non fa apparire nessuno dei cinque simboli (Pd, Demos, Salera Sindaco, PartecipiAmo Cassino e Orizzonte Comune) e, alla fine, è parso più che altro dare lui stesso il sostegno all’ex presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, venuto a passeggiare in centro città insieme a Sara Battisti e Luca Fantini, sul corso ristrutturato, per raccogliere voti per le europee. Salera ha dato risalto, invece, alle sue origini santangelesi, aprendo il suo tour delle periferie dagli Antridonati: “Abbiamo voluto dare avvio al tour nei quartieri di Cassino partendo da Antridonati. Qui, molti anni fa feci il mio primo intervento politico ed in questa piazza, a cui sono legato, 5 anni fa ci siamo ritrovati per festeggiare la vittoria, su cui non molti osservatori avrebbero scommesso”. Poi è stato al quartiere Colosseo: “Abbiamo ribadito con forza di fronte a tantissime persone i risultati della nostra amministrazione per tutto il quartiere, di fronte ai candidati del territorio che hanno scelto di percorrere con noi il secondo tempo di questa meravigliosa storia. Abbiamo la forza, il coraggio e l’entusiasmo di continuare a cambiare Cassino”, ha incitato i presenti.
Buongiovanni punta all’investitura dei referenti nazionali e regionali
Arturo Buongiovanni ha i “manifestoni” col sottopancia dei simboli di Fratelli d’Italia, Lega, Forza Italia, Cassino nel cuore e Cassino al centro; appare al fianco dei vari esponenti del centrodestra proprio per ricevere conforto e investiture politiche. Del resto è al suo primo impegno elettorale di questo livello. Per questo commenta: “Cassino deve uscire dall’isolamento in cui è stata condotta in questi anni. Dobbiamo riprendere a dialogare con le forze politiche che governano il Paese e che si candidano a rappresentarci in Europa. Insieme a Gabriele Picano, dirigente regionale di Fratelli d’Italia, ho avuto modo di confrontarmi con il deputato della Camera Paolo Pulciani e con Nicola Procaccini. Insieme ad Angela Abbatecola, candidata al Consiglio Comunale di Cassino, ho incontrato l’on. Fabio Rampelli, vicepresidente della Camera dei Deputati, e Stefano Tozzi, candidato alle Elezioni Europee con Fratelli d’Italia”.
Ieri sera, come detto, è stata la volta del vicepremier Matteo Salvini all’Edra Palace, circondato dallo stato maggiore della Lega (a partire da Ottaviani, Mastrangeli e Ciacciarelli) e dal candidato alle europee Abbruzzese. Peraltro Buongiovanni aveva ovviamente partecipato anche alla presentazione ufficiale della candidatura della forzista Rossella Chiusaroli alle europee, apparendo al fianco di Antonio Tajani e Claudio Fazzone. “Credo fermamente nel valore del confronto e nella possibilità di creare collaborazioni virtuose che possano contribuire alla crescita della nostra città”, ha commentato il candidato sindaco del centrodestra. Buongiovanni non ha disdegnato polemiche dirette con sindaco uscente e amministrazione comunale. La prima a margine della passeggiata di Zingaretti in centro città per sottolineare quanto fosse poco opportuna, visto lo stato di difficoltà nell’erogare livelli essenziali di assistenza da parte dell’ospedale “Santa Scolastica”, così ridotto dalla gestione dem della sanità (che però ora sta proseguendo anche con la gestione di segno politico opposto). Simbolismo degno di nota quello del filo steso a San Bartolomeo: “Abbiamo voluto rendere evidente il legame che stiamo costruendo con la città e con le persone che la abitano. Quando ho deciso di candidarmi per amministrare Cassino ho sentito la responsabilità di riannodare, filo dopo filo, il tessuto sociale di cui è fatta la città”.
Sebastianelli nella “sua” Sant’Angelo in Theodice denuncia il degrado
Giuseppe Sebastianelli (Sebastianelli sindaco, Rivoluzione per Cassino, Cassino in Azione, Alternativa Popolare e Lista Animalista) ha incontrato residenti e suonato la chitarra nella sua Sant’Angelo in Theodice: “In piazza Caravaggi Mazzonna da anni nel più completo abbandono – ha puntualizzato -. Uno storico punto di ritrovo per i cittadini di Sant’Angelo che è la testimonianza di un abbandono totale dell’attuale amministrazione. Gli interventi dei candidati, coordinati dal consigliere Franco Evangelista, hanno scaldato i cuori delle persone presenti che ogni giorno aumentano e apprezzano il nostro meraviglioso viaggio tra la gente. La mia amministrazione riconoscerà quale patrimonio del Comune due eventi culturali che caratterizzano la nostra città: la Pasquetta epifania e la sagra della polenta. La serata è continuata in compagnia di ottima musica, del gruppo storico ‘La vecchia strada’”.
Polidoro sindaco, De Sanctis fotografa le cose dette e non fatte
Per quanto riguarda gli ex No Acea, Renato De Sanctis (Paola Polidoro candidata sindaca sostenuta dalle liste Jammy e Libellula) torna ad attaccare frontalmente il sindaco uscente e propone argomentazioni polemiche rispetto alla campagna del “detto-fatto”: “Un sindaco che non mantiene le proprie promesse, riportate per iscritto nel programma presentato (2019) ai cittadini, compie una sorta di tradimento, rompe un patto fiduciario con i cittadini e non potrà più avere la fiducia degli stessi. Il sindaco ha presentato (2024), un programma che al 90% è fotocopia (oltre che di idee anche di scritti), di ciò che prometteva nel 2019. Fatto che di per sé va a connotare oltre che una pochezza politica, una mancanza di visione, ma va anche a mettere a nudo il fallimento della sua stessa azione amministrativa riferita al quinquennio appena trascorso. Riproponendo e promettendo infatti, oggi le stesse tematiche progettuali del 2019, ammette in modo indiretto di non averle realizzate”.
Palumbo tra beni comuni, acqua pubblica e militanza per la pace
Maria Palumbo, candidata sindaca di Cassino Popolare, continua a portare avanti le sue battaglie legate alle specificità della sinistra, ai beni comuni, al ritorno alla gestione pubblica dell’acquedotto comunale ed alla pace. ”Noi di Cassino Popolare – spiega – ci ritroviamo in uno spazio politico e sociale plurale nel quale individui, partiti, movimenti, associazioni, storie e culture differenti confluiscono per costruire l’alternativa popolare al quadro politico esistente”. Palumbo fa entrare nella campagna elettorale cassinate temi globali e nazionali che però toccano i destini di tutti. Per questo insiste: “i conflitti si risolvono con lo sforzo diplomatico, la Nato va superata per costruire un accordo solidale di pace e di cooperazione mondiale”. E inoltre. “Chiediamo Acqua Bene Comune dell’umanità e libera da monopoli privati: ci battiamo da sempre per la democrazia sui posti di lavoro, contro le politiche sindacali concertative sui territori, nelle lotte sociali, civili e democratiche in tutte le loro forme”.