La presunta proposta che Albino Ruberti minaccia di rivelare. E’ questo l’elemento centrale che la Procura della Repubblica di Frosinone intende verificare.
L’inchiesta, affidata al sostituto procuratore Adolfo Coletta, relativa alla vicenda del filmato che immortala l’ex capo di Gabinetto del sindaco di Roma, al termine di una cena in un ristorante del capoluogo ciociaro, nel quale Ruberti minaccia di uccidere il broker assicurativo Vladimiro De Angelis (fratello del più noto Francesco, esponente di spicco del Pd e presidente del Consorzio industriale del Lazio) e Adriano Lampazzi, sindaco di Giuliano di Roma, al momento è solo di natura conoscitiva.
L’autorità giudiziaria ha fatto acquisire, oltre al video incriminato, anche l’elenco delle persone presenti all’interno del ristorante. Semplici clienti o personale dipendente che sono stati chiamati a riferire cosa possa aver innescato la reazione violenta dell’ormai ex capo di Gabinetto di Gualtieri.
Ma c’è un altro aspetto sul quale gli inquirenti intendono far luce: il motivo per il quale le immagini di quella notte, vecchie di ben due mesi, sono state diffuse solamente alla vigilia della presentazione delle liste del Pd. Capire, quindi, dato che erano state offerte a destra e a manca, se possono essere state usate come arma di vendetta, non solamente di natura politica. Chi ha fatto circolare il video potrebbe aver voluto colpire Francesco De Angelis e non certo Albino Ruberti.
Sta di fatto che, pur non essendoci, al momento, elementi per ipotizzare la contestazione di reati specifici, la procura di Frosinone si sta muovendo con la dovuta cautela. Intanto gli investigatori della Squadra Mobile di Frosinone hanno già acceso i riflettori su chi potrebbe conoscere la verità.