In Italia i servizi turistici costano fino al 248% in più rispetto alle località balneari dell’Albania.
Lo afferma Consumerismo No Profit, che ha messo oggi a confronto prezzi e tariffe delle principali mete balneari albanesi con quelle del nostro Paese. “Per dormire 7 notti in una delle località di mare più note dell’Albania, dal 21 al 28 agosto in camera doppia, la spesa minima parte dai 175 euro a Valona fino ad arrivare ai 420 euro di Qeparo. – analizza Consumerismo – Se si scelgono strutture esclusive o di lusso, il costo massimo raggiunge i 5.653 euro a Valona, e si attesta sui 2.300 euro nelle altre mete albanesi.
Numeri molti diversi in Italia: nella stessa settimana un soggiorno parte da un minimo di 564 euro a Milano Marittima, 735 euro a San Vito Lo Capo e 889 euro a Villasimius, ma può arrivare, sempre se si scelgono strutture esclusive, a 17.378 euro a Viareggio e oltre 15mila euro a Milano Marittima”.
“Gli stabilimenti balneari in Italia costano in media il 162% in più rispetto alle coste albanesi” e l’Albania risulta più conveniente anche sul fronte della ristorazione dove “un pasto completo a base di pesce costa in media tra i 20 e i 25 euro a persona, contro i 45/65 euro dell’Italia”- rileva Consumerismo. “Non è certo un caso se si registra un calo del 30% delle presenze di connazionali presso le principali località balneari del nostro Paese, mentre le spiagge di Albania, Croazia e Spagna sono prese d’assalto dai turisti italiani” – commenta il presidente Luigi Gabriele.