Il caro gelati è un fenomeno che riflette le pressioni inflazionistiche su diverse componenti della filiera produttiva e distributiva del gelato. Questo ha portato a un aumento significativo dei prezzi per i consumatori, che possono notare differenze consistenti nei costi a seconda della città e della fama delle gelaterie.
Barbara Molinario segretario Generale di Consumerismo ha condotto una ricerca sul dolce più amato in Italia, per la puntata di UNOMATTINA del 19 giugno 2024.
L’aumento dei prezzi del gelato in Italia è un fenomeno che riflette un generale incremento dei costi delle materie prime, dell’energia e dei trasporti. Questi fattori hanno determinato un rialzo del prezzo del gelato artigianale, con un costo medio che varia tra i 22 e i 25 euro al kg. Un cono piccolo, che una volta costava in media 2,80 euro, può ora arrivare a costare fino a 6 euro nelle gelaterie più rinomate.
Secondo l’ultima rilevazione mensile di Istat (aprile 2024), i prezzi del gelato sono aumentati del 3,1% rispetto ad aprile 2023. Se si considera un periodo annuale, i prezzi dei gelati sono saliti del 16,4% nel 2023 e del 13,1% nel 2022. Questo trend di aumento dei prezzi è evidente in diverse città italiane, come mostrano i confronti dei costi delle vaschette di gelato da 1 kg tra il 2021 e il 2024 (dati Mimit):
– Milano: da 5,82 euro a 7,11 euro (+22,2%)
– Bologna: da 4,87 euro a 6,23 euro (+27,9%)
– Torino: da 4,50 euro a 6,06 euro (+34,6%)
– Genova: da 4,41 euro a 5,50 euro (+24,7%)
– Firenze: da 6,27 euro a 7,91 euro (+26,1%)
– Cagliari: da 4,74 euro a 6,14 euro (+29,5%)
Questi aumenti possono essere attribuiti a vari fattori:
- Aumento dei costi delle materie prime: Il costo di ingredienti fondamentali per il gelato, come latte, zucchero, frutta e cioccolato, è aumentato significativamente. Questo è dovuto a vari motivi, tra cui condizioni climatiche avverse, aumenti dei costi di produzione agricola e problemi logistici globali. Per quanto riguarda il gusto di gelato tra i più amati, il cioccolato, secondo le proiezioni dell’Organizzazione Internazionale del Cacao, il rapporto tra scorte e macinazione raggiungerà il livello più basso degli ultimi quarant’anni, contribuendo inesorabilmente all’incremento dei prezzi. Questo aumento si riflette sui prezzi del cioccolato al dettaglio per i consumatori, con un aumento medio del 24%, dopo aver registrato un aumento del 15,4% nel 2023.
- Incremento dei costi energetici: La produzione di gelato richiede un notevole consumo di energia per mantenere la catena del freddo. L’aumento dei prezzi dell’energia, dovuto a fattori geopolitici e alle dinamiche del mercato energetico globale, ha inciso pesantemente sui costi di produzione.
- Aumento dei costi di trasporto: La logistica e il trasporto dei prodotti alimentari sono diventati più costosi, sia per l’aumento dei prezzi del carburante che per le difficoltà legate alle catene di approvvigionamento.
Tendenze gusti di gelato nel 2024
Il gelato artigianale in Italia è in continua evoluzione, bilanciando tradizione e innovazione. Da una parte, c’è un forte ritorno alle origini, con un’attenzione particolare agli ingredienti locali e naturali, promuovendo il concetto di km 0 e valorizzando la biodiversità del patrimonio italiano. Questo si riflette nella scelta di ingredienti come erbe aromatiche e prodotti del territorio, che vengono utilizzati per creare gelati che rispettano la stagionalità e la provenienza locale. Questa capacità di adattamento e innovazione rende il gelato italiano un prodotto sempre amato e ricercato, capace di soddisfare i gusti e le esigenze di un pubblico sempre più vasto e variegato.
Nel panorama del 2024, vediamo emergere due tendenze principali. Da una parte, la ricerca di ingredienti del territorio, con un focus particolare sulla sostenibilità e la naturalità. Ad esempio, le erbe aromatiche italiane sono sempre più presenti nei gusti proposti, rispecchiando l’attenzione verso il patrimonio agricolo locale. Dall’altra parte, c’è un forte interesse per abbinamenti golosi ed esotici. Gusti come il caramello, il mascarpone e il cioccolato monorigine stanno tornando in auge, mentre frutti esotici come il mango (soprattutto di provenienza locale), il lichi e lo yuzu stanno conquistando i palati dei consumatori.
Non solo sapori tradizionali ed esotici, ma anche un crescente interesse per il benessere e la salute. Sempre più gelaterie stanno proponendo gelati con liste degli ingredienti corte, prodotti a basso contenuto di zuccheri e varianti senza lattosio. Questo trend risponde alla domanda di un pubblico sempre più attento alla propria alimentazione, che cerca prodotti naturali e salutari.
Un’altra interessante novità è l’introduzione dei gelati gastronomici. Abbinamenti innovativi come il gelato al gorgonzola e noci e la tendenza dei gelati da aperitivo stanno riscuotendo un grande successo. Anche l’uso di spezie e agrumi locali sta conquistando i maestri gelatieri, che sperimentano nuove combinazioni di sapori.
La creatività in gelateria non si ferma qui. Tra le proposte più originali troviamo gusti dedicati al mondo dello sport. Ad esempio, il maestro gelatiere Eugenio Morrone ha creato un gelato dedicato al campione di tennis Jannik Sinner, a base di carota, mandarino e limone, che sta diventando molto richiesto. In generale, le gelaterie stanno cercando di bilanciare naturalità e sostenibilità con nuove espressioni creative e rivisitazioni dei classici.
Secondo Claudio Pica, presidente di Fiepet Confesercenti e segretario generale dell’Associazione Italiana Gelatieri (AIG), si prevede una crescita dei consumi del gelato del 6% a livello nazionale, con picchi del 12% nelle città d’arte. Questo aumento è favorito non solo dall’innovazione e dalla qualità degli ingredienti, ma anche dalla crescente consapevolezza dei consumatori verso una dieta salutare.