“Sono 1.450 i detenuti in più nelle carceri della regione Lazio (dato aggiornato al 31 marzo 2025). La capienza regolamentare prevista è di 5.282 mentre in carcere sono presenti 6.732 detenuti. La carenza di personale di polizia penitenziaria nella regione Lazio è, invece, di – 859 unità. Così in una nota il Segretario generale di Fns Cisl Lazio, Massimo Costantino, dopo l’annuncio, nei giorni scorsi, di un piano per fronteggiare l’emergenza – LEGGI QUI.
Frosinone tra i penitenziari sovraffollati
Gli Istituti che attualmente risultano maggiormente sovraffollati, solo per citarne alcuni, sono: NC CC Rebibbia +391 – previsti 1.170 presenti 1.561; CC Viterbo + 265 detenuti – previsti 440 presenti 705; CC Regina Coeli + 456 detenuti – previsti 628 presenti 1.084; CC Frosinone + 55 detenuti – previsti 517 presenti 572; NC CC Rieti + 200 detenuti – previsti 295 presenti 495; CC Velletri +106 detenuti previsti 412 presenti 518; CC Latina +59 detenuti – previsti 77, presenti 136. Dato pubblicato sul sito del Ministero della giustizia.
Carenza di personale anche a Frosinone e Cassino
Gli Istituti che attualmente risultano maggiormente carenti di personale di polizia penitenziaria sono NC CC Rebibbia ( -31, 59%), CC Velletri ( -27,64%), CR Rebibbia (- 27,51%), NC CC Rieti (- 27,43%), CC Viterbo (- 27,27%), CC Frosinone (-27,14%); CC Cassino (- 27,76 ) e CC Regina Coeli (- 25%). – Proseguono dal sindacato – Da segnalare che nel quadro del programma di interventi che mirano a fronteggiare il sovraffollamento carcerario attraverso opere di riqualificazione e di ristrutturazione delle strutture carcerarie esistenti risulta inserito anche l’istituto di Frosinone. L’aumento della capienza sarà ottenuto grazie alla fornitura e messa in opera di appositi moduli detentivi: sono indicati due blocchi per un totale di 24 posti letto. Altri due istituti della regione Lazio sono inseriti, invece, nel Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) che vede la costruzione di due nuovi padiglioni con 80 posti rispettivamente negli istituti detentivi di Viterbo e Civitavecchia.
“Risolvere l’emergenza sovraffollamento”
Si è consci delle varie criticità che coinvolgono il settore della sicurezza, dove le difficoltà di funzionamento della giustizia si ripercuotono pesantemente sulla polizia penitenziaria impegnata a far conciliare e assicurare la sicurezza collettiva e obiettivi costituzionali. Deve essere chiaro a tutti che il sovraffollamento comprime sia la sicurezza che il trattamento. Il sovraffollamento rende inaccettabili anche le condizioni di lavoro del personale penitenziario ma vi è la necessità di una risposta concreta da parte di tutte le autorità competenti per quanto riguarda la carenza degli organici in essere e l’esigenza di rivedere la dotazione organica in ambito regionale di questi istituti interessati ad ampliamenti. Perché, solo superando il sovraffollamento si potrà tornare a controllare in maniera adeguata chi realmente deve stare in carcere. Negli istituti ci sono molti posti di servizio ma non vi è il numero necessario del personale per occuparli e questa situazione produce accorpamenti di posti e sovraccarico per l’esiguo personale in servizio che deve farsi carico anche di piantonamenti, con orari in violazione dell’accordo quadro nazionale, e di altro, pur di garantire la sicurezza con conseguente lesione dei propri diritti”. – Conclude Costantino.