Home Cronaca Carceri nel Frusinate in affanno, mancano 110 agenti di Polizia Penitenziaria

Carceri nel Frusinate in affanno, mancano 110 agenti di Polizia Penitenziaria

I dati forniti dalla Fns Cisl rendono chiara la situazione che quotidianamente viene vissuta tre Paliano, Frosinone e Cassino

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La Polizia Penitenziaria in provincia di Frosinone dovrebbe essere composta da 464 unità dislocate tra le strutture di Paliano, Frosinone e Cassino. I dati forniti dalla Fns Cisl Frosinone evidenziano tutt’altro aspetto.

Un quadro decisamente sconfortante che spiega quindi l’aumento delle criticità che ultimamente affliggono i tre istituti di pena presenti sul territorio frusinate. “La carenza di personale di polizia penitenziaria è di circa 110 unità (-10 Paliano,-52 Cassino; – 48 Frosinone) – spiega il segretario generale Angelo Massaro – mentre nella provincia di Frosinone dovrebbe essere di 464 unità. Con tali numeri non si riesce a garantire quelle tutele minime al personale: non viene rispettato l’accordo quadro nazionale e tanto meno il contratto. I piantonamenti si espletano con turnazioni non conformi (sei ore previste rispetto alle 8 e in alcuni casi pure più ore) oppure una sola unità a espletare contemporaneamente servizio in più sezioni. Ciò evidenzia che il contratto di lavoro non si applica in toto”.

“Il personale della provincia di Frosinone deve farsi carico anche delle questioni collegate ai detenuti che vengono piantonati in ospedale seppur dovrebbero essere nelle REMS che sono invece diventate un problema per il personale di polizia penitenziaria perché si è scaricato il problema sui direttori di carcere e sul personale tutto. Mancano gli interventi legislativi anche da chi ha la competenza sulla sanità penitenziaria: la Regione. Premesso tutto ciò non è mai mancato da parte della Polizia Penitenziaria la dedizione a svolgere il proprio mandato istituzionale, garantendo la sicurezza non solo delle carceri ma di tutta la comunità”.

Altra problematica che si evidenzia è che al personale del nucleo provinciale traduzione di Frosinone, circa 50 unità, addirittura non vengono corrisposte le missioni da oltre 11 mesi seppur espletate dal personale la questione potrebbe essere risolta inviando un ragioniere da altro carcere”. “Occorrono urgenti e radicali interventi perché il personale è stremato e così non si può continuare. Basta con le passerelle, servono ora come non mai solo atti concreti – sottolinea il segretario generale Fns Cisl Lazio, Massimo Costantini -. Dalle condizioni delle carceri si misura il grado di civiltà della nostra Repubblica ma non occorre dimenticare che chi opera nei penitenziari deve poter lavorare in serenità e questo non risulta ad oggi ed purtroppo non compreso da chi, invece, dovrebbe intervenire e risolvere la problematica. Come Fns Cisl Lazio possiamo dare un ulteriore contributo da un altro punto di vista e far capire meglio le problematiche che si verificano nelle carceri del lazio ed allo stesso tempo le criticità che vivono gli stessi detenuti”.

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