I forti rialzi dei listini alla pompa di benzina e gasolio avevano effetti negativi non solo sul pieno, ma anche sui listini al dettaglio di una moltitudine di beni e servizi. Lo afferma Consumerismo No Profit, che chiede al Governo Meloni nuovi sgravi sulle accise.
“Il rialzo della tassazione sui carburanti, unitamente all’aumento dei prezzi industriali di benzina e gasolio, avrà conseguenze pesanti per le famiglie italiane – spiega il presidente Luigi Gabriele – La corsa di benzina e gasolio rischia infatti di innescare rincari a cascata con effetti sui prezzi al dettaglio stimati tra un +0,3% e un +0,6%. Carburanti più cari vuol dire infatti maggiori costi di trasporto per l’85% della merce venduta nei nostri negozi, ma anche rincari per le tariffe di numerosi servizi. Il rischio concreto quindi è quello di gettare benzina sul fuoco dell’inflazione, già oggi a livelli elevatissimi. Per tale motivo rivolgiamo un appello al governo Meloni affinché si prosegua sulla strada di una riduzione della tassazione, a partire dal taglio delle accise che nei precedenti mesi ha portato ad un effetto calmierante e ad un risparmio per la collettività italiana” – conclude Gabriele.
Carburanti, la ‘mannaia’ del caro-prezzi si abbatte sulle famiglie italiane
I forti rialzi dei listini alla pompa di benzina e gasolio avevano effetti negativi non solo sul pieno, ma anche sui listini al dettaglio
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