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Campionato mondiale della pizza, lo chef ciociaro Ricciardi sul podio: l’orgoglio della sua città

Lo chef fiuggino ha conquistato il terzo posto nella sfida mondiale della pizza alla pala. I complimenti dell'amministrazione comunale

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Fiuggi – Lo abbiamo visto in azione in tanti contesti diversi e in ognuno di essi ha dato sempre il massimo, riportando un successo dietro l’altro. E anche questa volta lo chef fiuggino Valerio Ricciardi non ha deluso le aspettative e soprattutto i tantissimi ammiratori che ogni giorno amano gustare le prelibatezze preparate ad arte nel suo locale “Il Locandiere de core e de Panza”. Valerio ha partecipato dal 9 all’11 Aprile al campionato mondiale della pizza, con una squadra di bravissimi professionisti denominata per l’occasione “A Team”. Un gruppo unito, affiatato e soprattutto molto professionale, che è riuscito nella difficile impresa di accaparrarsi il terzo posto nella sfida mondiale della pizza alla pala.

Una grande soddisfazione per lo chef pluripremiato (accompagnato dalla moglie Federica sempre al suo fianco), considerato che già nel 2018 aveva raggiunto lo stesso piazzamento sempre nel campionato mondiale. Un risultato che va a consolidare quella consapevolezza ormai acquisita negli anni: Valerio Ricciardi è un professionista di livello mondiale. La brigata de “Il Locandiere de core e de Panza” aveva stupito tutti quando, nel 2022, arrivò sul gradino più alto del podio presentando due piatti spettacolari al trofeo Heinz Beck. E come non dimenticare la performance durante la trasmissione televisiva “Quattro Ristoranti” a cura di Alessandro Borghese: anche in quel caso Valerio Ricciardi conquistò il primo posto.

Allo chef sono giunti i complimenti dell’Amministrazione comunale di Fiuggi: “Complimenti a Valerio per questo ennesimo risultato raggiunto. È importante per Fiuggi avere un concittadino che fa onore al territorio e porta in alto i colori e la cucina territoriale, altresì moderna, innovativa e con una base di elementi tradizionali. Salire ben due volte sul tetto del mondo in soli sei anni è un’impresa da vero fuoriclasse della gastronomia”.  

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