Alatri – Sono i residenti di diverse località periferiche del territorio comunale di Alatri a segnalare l’incresciosa trasgressione che, purtroppo, è ormai d’abitudine. I cacciatori sparano senza tener conto delle disposizioni previste, avvicinandosi troppo alle abitazioni, entrando anche sui terreni privati coltivati. In via Della Francesca, a Tecchiena, le famiglie hanno paura: il fragore dello sparo intimorisce e fa sussultare, in particolar modo bambini ed anziani, tra cui cardiopatici; i pallini esplosi dalle cartucce cadono sui tetti, davanti gli ingressi delle case, nei giardini, sui veicoli; gli animali domestici sono inquieti, cani che abbaiano oppure si spaventano e si nascondono, come pure i gatti, senza farsi trovare per intere giornate; gli animali da cortile sono spauriti. Una pericolosissima violazione.
Ricordiamo che la distanza minima da mantenere rispetto ai fabbricati destinati ad abitazioni ed alle strade è legiferata dall’art.21 comma 1 legge 157/92 in cui il legislatore fa un distinguo tra le armi ad anima liscia e quelle ad anima rigata: la munizione delle prime è spezzata (a pallini) e viene usata per uccidere animali piccoli o medi (avifauna, lepri ecc) ed hanno una gittata di circa 70 metri: per lo sparo con queste armi sono disposte le distanze di sicurezza pari a 100 metri se il cacciatore spara di spalle a case e pertinenze, pari a 150 metri se lo sparo è in direzione di obiettivi sensibili, strade comprese. Mentre, è bene sapere che per le armi ad anima rigata (a proiettile singolo per uccidere grossi animali, cinghiali ecc) il legislatore ha previsto per lo sparo il rispetto delle distanze pari ad una volta e mezzo la gittata del fucile stesso, che sono molto notevoli, fino a 3000/4000 metri per i più potenti, per cui la distanza di sicurezza rispetto ad abitazioni ed obiettivi sensibili sarà di gran lunga superiore.