Con il decreto aiuti ter approvato dal Consiglio dei ministri di venerdì scorso, il governo Draghi ha istituito un bonus una tantum di 150 euro per chi percepisce redditi inferiori a 20 mila euro lordi. La platea interessata riguarda 22 milioni di persone: dipendenti, pensionati e autonomi. I dipendenti riceveranno il contributo nel cedolino di novembre, se la loro retribuzione sarà inferiore ai 1.538 euro. La misura ricalca il bonus da 200 euro varato con il decreto aiuti bis, solo che allora il sostegno aveva raggiunto i redditi fino a 35 mila euro. Anche l’Inps corrisponderà il bonus ai pensionati nel mese di novembre. Beneficeranno dei 150 euro pure i lavoratori precari, le maestranze dello spettacolo, gli stagionali e i percettori del reddito di cittadinanza.
REBUS AUTONOMI
Il nuovo bonus da 150 euro vale complessivamente circa 3,2 miliardi di euro, tuttavia sulla norma resta il problema che riguarda gli autonomi, categoria che ancora attende di ricevere il precedente sussidio. Il provvedimento non è ancora stato pubblicato in Gazzetta ufficiale, quindi il nodo potrebbe essere sciolto nelle prossime ore.
IN ARRIVO A NOVEMBRE IN BUSTA PAGA
A novembre, i dipendenti riceveranno l’indennità in via automatica nella busta paga. L’indennità spetta una sola volta (anche nel caso di più rapporti di lavoro), non è cedibile, né sequestrabile, né pignorabile e non costituisce reddito ai fini fiscali e previdenziali. Le coperture ammontano a poco più di un miliardo per il 2022, per una platea di 6,5 milioni di persone.
Anche per i pensionati l’indennità viene corrisposta automaticamente dall’Inps a novembre. Per ottenerlo bisogna essere residenti in Italia, titolari di uno o più trattamenti pensionistici, di pensione o assegno sociale, di pensione o assegno per invalidi civili, ciechi e sordomuti, nonché di trattamenti di accompagnamento alla pensione. Vengono stanziati 1,24 miliardi per il 2022, per una platea di 8,3 milioni di persone.
Colf, lavoratori domestici, dello spettacolo, del turismo e disoccupati che hanno incassato il bonus dei 200 euro riceveranno l’aiuto di 150 euro senza fare domanda, mentre dovranno presentarla i collaboratori e i dottorandi.
Fonte www.dire.it