Un Teatro Vittoria gremito di studenti, docenti, rappresentanti delle istituzioni, dello sport e della società civile per illustrare a Frosinone, prima provincia del Lazio ad ospitare questo evento, un progetto dell’Osservatorio nazionale su bullismo e disagio giovanile, ‘Campioni di vita’, che vuole parlare ai giovani e con i giovani di bullismo e disagio giovanile attraverso il linguaggio universale, sano e condiviso dello sport. E, soprattutto, con i volti noti di tanti atleti olimpici. E ieri a Frosinone, come testimonial dell’Accademia dei Campioni, c’era Antonio Vicino, tre volte campione del mondo di canoa.
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Nello specifico, il progetto si prefigge di formare gli studenti degli istituti secondari di primo e secondo grado, promuovendo uno stile di vita sano e modelli comportamentali positivi mutuati dal mondo sportivo e dai ‘Campioni di Vita’, testimonial del progetto.
Frosinone prima provincia del Lazio a presentare il progetto
A farsi promotrice della diffusione di questo progetto nel Lazio, a partire dalla provincia di Frosinone, è stata la presidente della Commissione regionale Sanità e Politiche Sociali, Alessia Savo, che, insieme all’Osservatorio nazionale presieduto da Luca Massaccesi, ha coinvolto l’Ambito Territoriale di Frosinone (già ufficio scolastico provinciale), sotto la direzione della dottoressa Laura Superchi e con il grande impegno della referente provinciale per la prevenzione e il contrasto del bullismo e cyberbullismo, Tania Martini e con la fattiva collaborazione della consigliera comunale di Frosinone, Francesca Campagiorni. A moderare i lavori sono stati il presidente Massaccesi e la consigliera nazionale dell’Osservatorio, Stefania Savelloni che, insieme al prof. Antonino Mancuso del Comitato Scientifico dell’Osservatorio, hanno illustrato alla platea di docenti e dirigenti scolastici i contenuti, lo sviluppo e le peculiarità del progetto ‘Campioni di Vita’.
Savo: “Insieme contro bullismo e violenza”
“Vedere in sala ragazze e ragazzi, insieme a docenti, istituzioni, rappresentanti delle famiglie e della società civile – ha detto la presidente della Commissione Sanità e Politiche Sociali, Alessia Savo – è esattamente quello che volevamo quando abbiamo iniziato a lavorare per presentare questo progetto. Che, sì, ha come destinatari diretti gli studenti, ma che vuole e deve coinvolgere tutti gli attori e i protagonisti di quella che non può non essere una battaglia comune: contrastare il bullismo e il disagio giovanile.
Sono particolarmente orgogliosa di aver portato qui a Frosinone, come prima provincia del Lazio, un percorso che sono certa troverà il favore di tutti i giovani ma che, principalmente, serve a diffondere un messaggio di speranza, di prospettiva e di inclusione contro ogni forma di discriminazione. La nostra provincia è stata, purtroppo, teatro di molti episodi, alcuni dei quali con esito drammatico, con vittime giovani e giovanissime per cui attendiamo giustizia nelle aule dei tribunali. Ma sono anche tanti i casi che per paura, per pudore, per evitare altre ritorsioni non vengono alla luce. Ecco: quello che noi dobbiamo far sentire ai nostri ragazzi, quello su cui li dobbiamo rassicurare è che ci siamo, che siamo dalla loro parte, dalla parte del rispetto dell’altro, dalla parte di una crescita sana e consapevole.
La Regione Lazio, che oggi mi onoro di rappresentare, è attenta, operativa e concretamente impegnata in numerosi progetti, interventi e azioni per contrastare i fenomeni del bullismo e del disagio giovanile. La VII Commissione regionale, di cui sono presidente, ha tra gli ambiti di azione proprio le politiche sociali e credo fermamente che contribuire alla crescita e allo sviluppo di una società debba partire proprio da coloro che ne sono e ne saranno, domani, le colonne portanti: i giovani. Iniziative come questa, dunque, rappresentano quell’azione sinergica, condivisa e concreta che istituzioni, scuola, famiglie e rappresentanti della società civile hanno il dovere di mettere in campo per arginare i rischi di comportamenti discriminatori, violenti e spesso causa di epiloghi terribili e diffondere, invece, il linguaggio dell’inclusione, della solidarietà e del rispetto per l’altro. È per questo che ringrazio Luca Massaccesi, presidente dell’Osservatorio nazionale su Bullismo e Disagio Giovanile; la dirigente dell’Atp di Frosinone, la dottoressa Laura Superchi, che ha accolto favorevolmente e fattivamente la proposta di presentare il progetto alle scuole della nostra provincia; ringrazio la consigliera comunale Francesca Campagiorni, che molto si è spesa per l’organizzazione di questa giornata e affinché il Comune di Frosinone fosse il primo del Lazio a ospitare questo evento. Ringrazio gli assessori di Frosinone, Alessia Turriziani e Simona Geralico che, con il consigliere delegato allo Sport, Franco Carfagna, hanno partecipato all’evento. Un ringraziamento corale a tutte le autorità civili e militari intervenute”.