Boxe – Il sempreverde Ivan ‘il terribile’ D’Adamo conquista il titolo Internazionale dei Pesi Massimi

Anagni - Pubblico delle grandi occasioni per la riunione che ha visto il roccaseccano imporsi sullo sfidante, il macedone Imir Sadik

Boxe – Pubblico delle grandi occasioni ad Anagni per una serata pugilistica entusiasmante, dagli alti contenuti tecnici e spettacolari quella che si è svolta sabato scorso 18 maggio presso l’accogliente palazzo dello Sport intitolato a “Tiziano Socci”. Una riunione che ha avuto il suo culmine con la disputa del titolo Internazionale dei pesi massimi versione Universal Boxing Organization tra Ivan D’Adamo e lo sfidante il macedone Imir Sadik, organizzata dal maestro di pugilato Leonardo Trossi insieme al main sponsor ACS Dobfar, a Marconi Alvaro titolare del ristorante “Il grappolo d’oro”, a Raimondo Scala e Massimo Tiberia del gruppo storico “The Friends Boxing” , all’Amministrazione Comunale in persona del Consigliere Luigi Pietrucci delegato allo Sport e al sindaco Daniele Natalia. Il “roccaseccano” D’Adamo, noto come “Il Terribile” ha conquistato, con un improvviso Ko nel corso del terzo round, la prestigiosa cintura internazionale lasciando ancora una volta un’impronta indelebile nella storia della boxe italiana.

Il pugile della “Boxe Cassino” dei maestri Giuseppe Tucciarone e Martina Rotondo, del manager Armando De Clemente e del promoter William Tanzi, è salito alla ribalta delle cronache sportive nazionali dopo aver conquistato il titolo di campione italiano dei pesi massimi a Sant’Elia Fiumerapido contro il fiorentino Edoardo Giustini nel marzo del 2021; titolo che l’ha dapprima difeso vittoriosamente nei confronti del conterraneo Paolo Iannucci nello stesso anno per poi cederlo nel re-match  contro “Dodò” Giustini per un malinteso tecnico ma restando comunque a pieno merito tra i dominatori della più affascinante categoria pugilistica quella dei pesi massimi.

Dopo un lungo periodo di riabilitazione per problemi ad una spalla ha ripreso l’attività agonistica per impreziosire non solo il suo palmares ma soprattutto per dimostrare, nonostante l’età, la sua straordinaria determinazione tenendo presente che ha fatto il suo esordio agonistico tra i dilettanti a ventinove anni, età in cui molti pugili appendono già i guantoni al fatidico chiodo. In canotta ha disputato oltre 25 match con la conquista del titolo di Campione Regionale senior 2016 dei pesi massimi. Ha debuttato tra i professionisti il 21 luglio del 2017 iniziando un percorso agonistico pieno di sacrificio, orgoglio e forza di volontà dovendo conciliare la boxe con i duri impegni familiari e lavorativi ma nonostante tutte le difficoltà quotidiane ha conquistato nell’ aprile del 2019, a spese del conterraneo Paolo Iannucci, il Trofeo delle Cinture WBC-FPI, competizione considerata ottimo trampolino di lancio tra i giovani pugili che vogliono fare carriera nel “mondo dei grandi”. Un mondo e una dimensione dove è difficile trovare un equo ristoro finanziario e un giusto equilibrio esistenziale ma proprio attraverso la boxe Ivan D’Adamo ha trovato tutte quelle certezze e serenità che la vita a volte gli aveva spesso negato ponendo sempre il cuore oltre ogni ostacolo, sostenuto e guidato amorevolmente dai suoi eccellenti maestri Giuseppe Tucciarone e Martina Rotondo; due tecnici che insieme a tutto il team della Boxe Cassino hanno scritto storie incredibili che raccontano vicende umane di uomini e di campioni in grado di andare oltre il semplice concetto sportivo riuscendo a diventare esempi importanti per tantissimi sportivi ed appassionati della “noble art”.

Perché la boxe inculca ai giovani il vero senso del coraggio, del sacrificio, del rispetto delle regole, la capacità di migliorarsi perseguendo un obiettivo e il mettersi in gioco rischiando sulla propria pelle. In un mondo caotico, basato sul privilegio, sul nepotismo, la boxe riesce a far percepire cosa significa una sana competizione, che seppure non porta alla vittoria e alla notorietà, permette di cambiarci e migliorarci progressivamente perchè dopotutto la vita è come un incontro di pugilato circoscritto da sedici corde e scandito dai vari round; alcuni si perdono, altri si vincono e spesso si rischia di finire al tappeto ma l’importante è non cercare l’esaltazione nei momenti di gloria e di evitare la  depressione nello sconforto di una sconfitta. Questo è stato l’emblema dell’uomo e del pugile D’Adamo che ha avuto la forza di inseguire e realizzare i suoi più reconditi obiettivi in un mondo in cui tanti giovani non hanno più i riferimenti che solo lo sport e in particolare il pugilato possono dare; in un mondo in cui tutto sembra scontato il pugilato può riscoprire il valore del sacrificio e del duro allenamento per raggiungere un proprio sogno risaltando la mente, il corpo, la fisicità e la determinazione.

La storia di Ivan D’Adamo è una storia d’altri tempi che rimarrà sempre come un esempio di determinazione, dedizione, impegno e spirito di sacrificio; la sua testimonianza continuerà a vivere attraverso tutti i ragazzi che frequentano le palestre, e il suo nome sarà sicuramente legato ai grandi momenti del pugilato italiano. Grazie di tutte le emozioni che ci hai trasmesso e di tutte quelle che vorrai ancora regalarci.

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