Ceccano – Una ‘guida’ al corretto utilizzo dei fuochi d’artificio per Capodanno. Perché la prevenzione è la prima arma per contrastare comportamenti scorretti e pericolosi. Un impegno volto a formare ed a rendere più consapevoli le nuove generazioni. Con questi obiettivi ha preso il via nella mattinata una serie di incontri per sensibilizzare ed educare i giovani studenti al corretto utilizzo dei “botti” di Capodanno.
Le tappe di oggi negli Istituti Itee e Ipsseoa. A promuovere gli incontri l’amministrazione comunale, rappresentata dal Vicesindaco Federica Aceto e dal consigliere comunale Simona Sodani, insieme a Sara Protani Presidente dell’associazione Serotonina e con il fondamentale supporto della stazione Carabinieri Ceccano rappresentata dal Comandante Fabio Laurentini e dal maresciallo capo Serena Bruschetta. La campagna è stata fortemente voluta proprio dal Comandante Laurentini in sinergia con il mondo delle associazioni, della scuola e con l’amministrazione comunale.
“Chi meglio di lui, che interviene insieme ai nostri artificieri in caso di incidenti, può darci consigli e ci può mettere in guardia da quelli che possono essere i rischi legati all’imprudenza. – Commenta il Vicesindaco Aceto – Da buoni cittadini dobbiamo essere consapevoli di ciò che è giusto e sbagliato; sapere che ad ogni nostra azione corrisponde una conseguenza che spesso non tocca solo noi, ma a cascata anche gli altri. Possiamo e dobbiamo, dunque, divulgare alcune precauzioni importanti. Fermo restando che a Capodanno sarebbe meglio evitare del tutto l’uso dei botti, è bene ricordare che anche quelli legali non vanno mai messi nelle mani dei bambini”.
Nel suo intervento interattivo, il comandante Laurentini ha cercato di coinvolgere direttamente i ragazzi spiegando loro sia quali sono le ripercussioni penali, sia quelle sulla salute che spesso portano ad amputazioni, ustioni e problemi gravi agli occhi. Il consigliere Sodani si è detta soddisfatta della sinergia tra ente e mondo scolastico, auspicando una collaborazione più costante e fattiva, incentrata sul rispetto per se stessi e per gli altri.
“Non vogliamo essere dei ‘moralizzatori’ e demonizzare un settore legato anche alle nostre tradizioni, ma siamo qui per divulgare un messaggio: usate la testa”. – È stato il segnale che si è voluto lanciare ai ragazzi. Un progetto lodevole che dimostra l’importanza di saper “fare rete” attorno alle nuove generazioni, per guidarle sulla giusta strada.