A piccoli passi, uno dopo l’altro, fino alla funambolica esplosione, proprio come il ‘suo’ Frosinone: così si è fatto conoscere e amare dai tifosi Gennaro Borrelli. Il giovane attaccante classe 2000 è entrato di fatto nel cuore dei supporters giallazzurri con i suoi gol, quasi tutti decisivi. Quello che forse tutti ricorderanno con maggiore gioia è arrivato nella serata del primo maggio, quando al 31’ proprio Borrelli ha sbloccato la gara staccando di testa su un cross di Cotali e mandando in visibilio la PSC-Arena del capoluogo. La partita contro la Reggina è terminata 3-1, con le reti poi di Insigne e Caso per il Leone, Hernani per gli ospiti. E l’incontro è valso la promozione diretta in serie A. È valso la gioia incontenibile di una provincia. Con 23 presenze in stagione, 582’ sul campo e 6 marcature, Gennaro è stata una delle più piacevoli scoperte della cadetteria, soprattutto in virtù dei suoi 23 anni. È partito titolare in 4 presenze su 38 giornate ed è stato utilizzato frequentemente come subentrato, in 19 occasioni.
Arrivato con la formula del prestito con riscatto la scorsa estate dal Pescara – sebbene giocasse in serie C a Monopoli -, il numero 90 ha messo a referto la sua ultima presenza con la casacca del Frosinone il 19 maggio: l’ultima sfida di campionato ha visto la vittoria frusinate per 3-2 contro Ternana e Borrelli ha giocato giocato 31 minuti. L’ultimo gol dell’attaccante è stato durante l’incontro con il Genoa del 13 maggio e terminato per 3-2. Ha aperto le sue marcature in questo campionato contro il Venezia il 14 ottobre, con una rete nella vittoria per 3-1. Nel suo futuro, stando alle ultime indiscrezioni, dovrebbe esserci ancora il Frosinone. La Ciociaria dovrebbe restare la seconda casa del giocatore, il quale, un paio di giorni fa, è stato anche insignito del premio di Mvp del mese di maggio. E noi lo abbiamo intervistato per conoscere quali siano le sue sensazioni in questo momento e farci raccontare questa annata speciale.

Una stagione da incorniciare
“Sì, è stata una stagione indimenticabile – esordisce il 23enne -. Molto bella e soddisfacente soprattutto perché condivisa con un gruppo unico che porterò nel mio cuore per sempre. Nessuno, ad inizio anno, avrebbe mai pronosticato questa promozione e gli 80 punti, quindi esserci riusciti è un vanto in più. Siamo stati bravi a remare tutti nella stessa direzione, ognuno a dare il proprio contributo. A partire da mister Grosso che voglio ringraziare per la fiducia accordatami in questi mesi e che spero di aver ripagato. Mi sento molto cresciuto, migliorato attraverso il lavoro e la grande opportunità che ho avuto qui a Frosinone”.
Una seconda famiglia
“Qui in Ciociaria – prosegue Gennaro – ho incontrato una seconda famiglia. Siamo stati un collettivo coeso fuori e dentro dal campo. A partire dalla società, passando per i miei compagni, finendo con i tifosi, posso dire di aver trovato persone disponibilissime, gentili, un ambiente davvero sano dove il calcio viene vissuto con ‘fuoco’, passione ma in maniera serena. I miei compagni più grandi sono stati di insegnamento per me e i ragazzi più giovani e tutto quello che abbiamo imparato da loro, da quell’esperienza matura e consapevole ci ha reso atleti più forti. Inoltre, per me, è stato il primo anno in cui giocavo relativamente vicino casa. Io sono di Napoli e finalmente avere la mia famiglia ad un passo, molto presente alle partite e in tante occasioni, non può che avermi fatto piacere”.
I gol arrivati al momento giusto
Come abbiamo detto in apertura, Borrelli ha avuto tra i suoi meriti quello di non mancare l’appuntamento con il gol nei momenti decisivi. Così gli abbiamo chiesto a quale rete fosse più affezionato: “Sicuramente a quella contro la Reggina nella serata della promozione e a quella realizzata contro il Bari”, spiega. E fa riferimento all’1-0 arrivato al 93′ con il suo colpo di testa che ha steso i galletti lo scorso 22 ottobre 2022 portando il Frosinone in vetta alla graduatoria. “Un momento davvero emozionante, mi vengono ancora i brividi se ci ripenso”, aggiunge il classe 2000 nato a Campobasso ma napoletano doc.
Studiando i ‘grandi’ per continuare a migliorarsi
A dispetto della sua giovane età, Gennaro non è uno di quei ragazzi che terminati gli allenamenti si diletta con i videogame. Come ci racconta lui: “Preferisco studiare quei centravanti, quei campioni che per me sono un modello. Essendo anche io molto alto (1,94 m n.d.r.), cerco di captare i ‘segreti’ di quegli attaccanti dalla mole imponente ma che sono anche strepitosi con i piedi: guardo molto i video di Erling Haaland del Manchester City, di Edin Dzeko dell’Inter, di Zlatan Hibrahimovic del Milan, ma anche di ‘gemme’ del passato come Luca Toni. Certo, ogni tanto metto lo studio da parte e mi rilasso, ma magari al gaming preferisco un film o una serie tv su Netflix”.
Il futuro è sempre più…giallazzurro!
Da bomber generoso e pronto al sacrificio qual è, il ‘gigante’ del Frosinone resta un ragazzo umile e quando gli domandiamo quali siano i suoi sogni per il futuro, non ha dubbi: “Mi piacerebbe restare qui, continuare ad indossare questa maglia e assaporare sul campo il gusto di quella A che abbiamo conquistato tutti insieme! Ora aspetto di vedere cosa accadrà…”. E chissà che il piccolo, grande sogno di Borrelli non possa essere realizzato!