Home Cronaca ‘Bonus Sisma’, per la Cassazione ‘inammissibile’ il ricorso della Procura

‘Bonus Sisma’, per la Cassazione ‘inammissibile’ il ricorso della Procura

Cassino - Gli ermellini confermano la decisione del Riesame: scagionato Fontana difeso dagli avvocati Sandro Salera e Umberto Pappadia

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La Cassazione dà nuovamente ragione a Salvatore Fontana. Giovedì mattina si è discusso il procedimento in Cassazione originato dal ricorso con cui la Procura di Cassino aveva impugnato il provvedimento del Tribunale del Riesame di Roma che aveva già annullato tutte le misure cautelari disposte a carico di Salvatore Fontana, l’imprenditore edile coinvolto nell’indagine ‘Bonus Sisma’.

I difensori di Fontana, gli avvocati Sandro Salera e Umberto Pappadia, hanno preliminarmente eccepito la inammissibilità del ricorso presentato dalla Procura. La Corte di Cassazione, a tarda sera, ha accolto tale eccezione e ha chiuso il procedimento a favore del noto imprenditore. Rimangono a questo punto definitive le valutazioni del tribunale del riesame che avevo annullato ogni provvedimento cautelare contro Fontana, smontando l’intero impianto accusatorio.

In sintesi i due tribunali non hanno ritenuto inconfutabili le dichiarazioni rilasciate del consigliere di maggioranza al Comune di Cassino, Tommaso Marrocco, con le quali accusava gli imprenditori Fontana, Amadori e Frattura, di presunti illeciti. L’inchiesta portata avanti dalla Guardia di Finanza di Cassino è scattata dopo le dichiarazioni rilasciate dal sindaco Enzo Salera (non coinvolto), durante un consiglio comunale e con le quali denunciava pubblicamente un presunto tentativo di avvicinamento e corruzione a danno del consigliere Marrocco. Il tribunale per il Riesame non solo ha ritenuto le dichiarazioni non valide ma ha anche trasferito il procedimento a Campobasso per competenza territoriale.

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