“La bocciatura della ratifica del Mes è un atto a tutela degli italiani, dei pensionati, dei piccoli risparmiatori contro l’aggressione della grande finanza europea e di un certo sistema bancario sempre alla ricerca della stampella giusta. E’ ora che l’Ue e gli Stati nazionali inizino a non comportarsi più come lo sceriffo di Nottingham, che toglieva ai poveri per dare ai ricchi, bensì è ora che si cominci a instaurare un processo decisionale improntato alla giustizia sociale e non al burocratismo e alla tutela delle lobby”. – Lo dichiara l’onorevole Maria Veronica Rossi, deputato della Lega al Parlamento europeo.
“Oggi, chi nel recente passato si metteva sempre sul piedistallo a bacchettare gli altri, sta sperimentando sulla propria pelle cosa significhi avere a che fare con le difficoltà, quando queste, specialmente, sono frutto di fattori esterni e non endogeni. Oggi, per essere chiari, la Germania non può pensare di pescare dal Mes le risorse per salvare alcune proprie banche a discapito dei piccoli risparmiatori e dei pensionati italiani, che dovrebbero pagare con le proprie tasche questo strumento. Quindi, bene hanno fatto la forze parlamentari, tra cui la Lega che ne ha fatto una battaglia di bandiera, a dire no al Mes e a evitare agli italiani un inutile e ingiusto esborso di denaro a vantaggio neanche dell’Italia, ma di altri. Gli altri Paesi dell’Ue non si ricordino dell’Italia solo quando hanno problemi; l’Ue, invece di girarsi dall’altra parte, dimostri di essere una comunità di Stati anche quando c’è da gestire l’immigrazione dai Paesi extraeuropei, che, ogni anno, invece, puntualmente, ricade sempre e soltanto sull’Italia. Ci serve l’Unione europea dei popoli, non l’Unione europea dell’alta finanza e delle banche. Quella non serve a nessuno, se non ai soliti”. – Conclude la Rossi.