Ha preso il via la terza giornata del Summit Nazionale sull’Economia del Mare Blue Forum in corso a Gaeta. Dopo i festeggiamenti della Giornata Nazionale del Mare, celebrata ieri con Ministri, Sottosegretari ed esponenti di governo, oggi al centro del dibattito c’è il tema degli investimenti. “Investiamo nell’economia del Mare” è il focus delle Blue Audition in corso al Summit.
Ad aprire i lavori il Vice Ministro dell’Economia e delle Finanze, Maurizio Leo, che in un video messaggio ha evidenziato: “L’economia del mare è un settore particolarmente interessante per la nostra ripresa ed è un settore nell’ambito del quale anche il fisco deve prestare una grande attenzione, lavorando compatibilmente con le risorse finanziarie al tema centrale della nautica, pensiamo alla tonnage tax. Si è pensato di introdurre un meccanismo di “forfettizzazione” che però non è un regime strutturale, viene a scadenza e l’obiettivo del governo è che questo regime continui ad essere applicato, così da non sfavorire il settore nautico interno rispetto ad altri comparti che riguardano altre imprese europee”.
L’intervento del Presidente Acampora
A fare gli onori di casa, Giovanni Acampora, Presidente di Assonautica Italiana, Si.Camera e Camera di Commercio Frosinone Latina che, nell’esprimere la sua soddisfazione per la risonanza avuta dal Summit e per la nutrita partecipazione dei rappresentanti di governo, ha esordito: “Tutto questo testimonia la volontà condivisa di rendere l’Economia del Mare italiana protagonista dello sviluppo del Paese. Questo ci onora, perché il nostro Summit è ormai riconosciuto come un appuntamento importante di incontro di tutto il Sistema mare italiano. A Gaeta, nel borgo dell’Economia del Mare, abbiamo raccolto la sfida dell’Europa di passare dalla Crescita Blu a un’Economia del Mare sostenibile. Questa sfida la vogliamo affrontare tutti insieme, da qui, con concretezza e con un’agenda condivisa sulle priorità di investimento. Il confronto che abbiamo avviato in queste giornate ha l’obiettivo di proporreuna programmazione italiana unica di investimenti strategici per il 2025-2027 sull’Economia del mare, in coerenza con le strategie del Piano Triennale del Mare. Serve una mobilitazione di risorse senza precedenti per mettere le imprese italiane in condizione di affrontare le necessarie transizioni in materia di energia, ambiente e digitalizzazione. E importanti saranno anche gli investimenti sulle infrastrutture digitali. In questi quattro giorni siamo al lavoro per dare un ulteriore contributo alla definizione del “Collegato sul Mare e sulla Blue Economy” su cui sta lavorando il Governo. Abbiamo un’importante opportunità per lo sviluppo del Sistema Mare del nostro Paese e per le imprese che operano nella blue economy ed è indispensabile un coordinamento strategico delle azioni da mettere in campo. Solo in questo modo l’Economia del Mare potrà essere protagonista del cambiamento e motore della crescita del nostro Paese”.
Centrale l’analisi di Ivana Jelinic – AD ENIT: “Con questo Summit, giunto alla sua terza edizione, è stato acceso un faro per dare la giusta centralità al mare. Il Paese sta cambiando rotta con un approccio diverso su molti comparti, come quello del turismo. Il mare è una delle nostre ricchezze fondamentali. Abbiamo avuto nel 2023 un’affluenza straordinaria per le strutture ricettive. L’Italia è il paese più bello e desiderato del mondo ma dobbiamo avere la capacità di sfruttare al meglio le nostre risorse, come il mare, tutelandole. Il turismo crocieristico ad esempio, sviluppa numeri enormi e questo ci obbliga a riflessioni alla luce del trend di crescita ed evoluzione dei target. Dobbiamo puntare alla qualità dell’offerta turistica approcciando al tema con una forma innovativa: è una grandissima sfida da cogliere insieme”.
Luca Squeri, IX Commissione Camera dei Deputati, ha evidenziato: “Quando si riescono a mettere insieme tutti i principali attori di un comparto centrale per la nostra economia, come in questa kermesse, il governo non può che cogliere le istanze come è stato fatto si dalle prime due edizioni del Summit. I dibattiti promossi in questo contesto forniscono spunti fondamentali per l’azione governativa. Parlando di economia del mare non possiamo non concentrarci sulla transizione energetica, una sfida importante che coinvolge tutto il Paese. Da qui al 2050 dovremmo decarbonizzare e sostituire con energie rinnovabili e nucleare. Tutti voi che operate nel settore sarete i principali motori di questa rivoluzione”.
È poi intervenuto Riccardo Rigillo, Capo di Gabinetto Ministro Protezione civile e Politiche del mare “Abbiamo qui tutti i protagonisti del sistema mare italiano e questo appuntamento è centrale per affrontare i temi di stretta urgenza legati all’economia blu. Parliamo di temi che sono all’attenzione del governo e che sono stati inseriti nel Piano del Mare. Questo governo ha deciso di rimettere il mare al centro delle sue azioni. C’è molto lavoro da fare e le istanze che usciranno da questi giorni di confronto saranno raccolte con concretezza”.
Nicola Procaccini, Europarlamentare FDI e Presidente Gruppo Parlamentare ECR ha sottolineato: “In Italia faccio fatica ad individuare un altro appuntamento dedicato al sistema mare di questa caratura. Da qui arrivano spunti fondamentali per l’UE, perché in Europa c’è molto da fare per portare le istanze del nostro Paese. Occorre fare un’analisi su come è stato visto il mare nel corso dell’ultima legislatura europea e ripartire da lì guardando al mare con un approccio più equilibrato che metta al centro ambiente e sostenibilità, senza lasciare indietro chi in questo grande comparto opera. Mi auguro che nella prossima legislatura europea questo equilibrio venga posto al centro dell’azione tenendo a mente che il mare è il luogo in cui gli esseri umani devono continuare ad esercitare la loro attività custodendo questa risorsa”.
Simona Petrucci, 8ª Commissione Senato e Presidente della Commissione Donne presso l’Assemblea parlamentare dell’Unione per il Mediterraneo, APUPM, ha evidenziato: “Grazie al lavoro di tutti voi, il governo ha recepito i messaggi arrivati sin dalla prima edizione di questo Summit mettendo in campo azioni concrete per dare risposte a tutti gli asset strategici del sistema mare. Lavorare insieme è la giusta rotta da seguire per avviare una cooperazione tra gli stati che hanno al centro il Mediterraneo. Siamo al lavoro con tutti i ministeri per riconoscere il ruolo centrale che l’economia del mare ha in Italia ed in Europa. Con APUPM, assemblea che raccoglie 42 paesi con al centro l’Italia, stiamo guardando ad una nuova visione del nostro mare affinché venga riconosciuto come ricchezza e risorsa strategica. Con l’assemblea parlamentare dell’unione per il Mediterraneo lavoriamo anche per mettere al centro le donne che hanno un ruolo oltremodo fondamentale per il comparto. Raccoglieremo nuovamente gli spunti emersi in questi quattro giorni di lavoro per intraprendere nuove azioni concrete”.
Ha risposto ad una domanda del Presidente Acampora sulla cabina di regia istituita dalla Regione Lazio, Pasquale Ciacciarelli – Assessore Politiche del Mare Regione Lazio: “Raccolgo l’invito di Acampora, i suggerimenti degli addetti ai lavori saranno recepiti per strutturare le azioni della cabina di regia regionale. La giunta Rocca sta rispettando gli impegni presi e solo confrontandosi con gli attori che ogni giorno hanno a che fare con questa materia si può migliorare. Io ero qui un anno fa quando si parlava del Piano porti del Lazio: oggi sono state messe a terra anche delle risorse importanti. Abbiamo iniziato a mettere in campo una serie di azioni. Tra qualche ora approviamo in giunta i provvedimenti per l’erosione costiera. Ora è il momento di cominciare a fare un ragionamento che veda la Regione Lazio protagonista anche per quanto riguarda il porto gestito direttamente dal Governo, penso a Civitavecchia e Gaeta. Il tema dei porti green deve essere implementato nella nostra Regione. Ci stiamo lavorando con una sinergia mai forte come in questo mandato con il Governo nazionale con il quale siamo in contatto continuamente per calare nei territori le strategie”.
I lavori della mattinata sono proseguiti con il confronto tra i principali rappresentanti della Marina Militare, del Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di Porto, del Comando Operativo Aeronavale della Guardia di Finanza dell’Agenzia Spaziale Italiana e poi, le federazioni, i cluster, le associazioni, gli Its e le Università.