Frosinone – Domani, 4 aprile, è in programma la Conferenza dei Servizi della Regione Lazio riguardante la V.I.A. (Valutazione di Impatto Ambientale) del Biodigestore della Società Maestrale. In vista di questa tappa, i consiglieri comunali, Dottori Teresa Petricca e Giovambattista Martino, hanno inviato, lo scorso 27 marzo, al sindaco Riccardo Mastrangeli una nota per porre l’attenzione sulle criticità legale all’operazione biodigestore.
L’iter autorizzativo – rilevano Petricca e Martino a tutt’oggi è colmo di tecnicismi burocratici con verosimili anomalie procedurali, ma privo di considerazioni che riguardino la tolleranza del territorio soggetto da anni ad un’alta pressione ambientale e il grado già esistente di compromissione della salute dei residenti, a rappresentare una criticità sanitaria indiscussa e documentata la quale non potrà che essere ulteriormente potenziata dall’avvento del biodigestore. L’excursus di dati di studi nazionali e regionali forniti dai consiglieri e riferiti al territorio di Frosinone, inserito nel SIN Valle del Sacco, vuole fornire al Sindaco la possibilità di portare al tavolo decisionale della Regione Lazio la conoscenza degli aspetti fondamentali riguardanti i malati le loro famiglie e la salute dei cittadini.
La nota inviata a Mastrangeli
“Egregio Sig. Sindaco riteniamo che il Comune di Frosinone che Lei rappresenta, debba dare contezza alla Regione Lazio di un piano epidemiologico relativo allo stato sanitario, possibilmente fornito dalla ASL. In assenza di ciò auspichiamo che Lei si adoperi per l’ottenimento, attraverso altre strutture sanitarie, previste e riconosciute per legge, siano esse istituzionali o private. Ma, ravvisata anticipatamente l’impossibilità di entrare in possesso nell’immediato di qualsivoglia documento da parte delle citate strutture sanitarie, vista la stretta temporalità rispetto al 4 aprile prossimo, data della CdS per la VIA richiesta dalla Società Maestrale rispetto il Biodigestore di Frosinone, Le inviamo quanto segue, affinché Lei possa, in qualità di primo cittadino e prima autorità sanitaria, testimoniare ed attestare, attraverso Sua relazione, la drammatica situazione territoriale frusinate e rappresentarla con l’unico intento di porre l’attenzione sulla realtà del territorio rispetto malattie e morti a prioritaria salvaguardia della salute collettiva. Sarà necessario pronunciarsi sull’alternativa zero a protezione della salute pubblica. Da considerare, non ultima, l’ormai avviata adesione dei cittadini di Frosinone a class action rivendicative avverso il danno alla propria salute addotto a cause inquinanti, innegabili nei casi di specie rispetto il rapporto causa effetto. Previste richieste pecuniarie risarcitorie, ovviamente, che potranno ricadere sul bilancio comunale e delle quali bisognerà a nostro avviso, individuare, da subito, un capitolo di spesa a parte nel bilancio cittadino stesso, non più non considerabili. – Si legge nella nota
Chiediamo che il documento attestante lo stato sanitario, venga da Lei trasmesso alla Regione Lazio secondo le procedure consuete, in specifico riferimento al Biodigestore di Via Antonello da Messina n.2 Frosinone, industria insalubre di I^ classe e che vada acquisito al procedimento ed inserito nel relativo box regionale di riferimento, come già avvenuto da parte di altri comuni, quale Anagni. Con intento di fattiva collaborazione, in aiuto della amministrazione e in difesa della cittadinanza cui Lei sempre positivamente si rivolge, La invitiamo a tener conto, nella stesura del documento, di quanto segue:
In data 20/01/2023 dall’UO Gabinetto del Sindaco di Frosinone ed a sua firma, su sollecitazione della dr.ssa Teresa Petricca, Presidente della Commissione Sanità, indirizzo e controllo sui parametri della salute pubblica e del benessere sociale del Comune di Frosinone, è stata rivolta domanda alla ASL di Frosinone, all’allora Direttore Generale, con oggetto: “Richiesta acquisizione dati sanitari in materia di inquinamento”. Tale formale richiesta si è resa necessaria a seguito di assenza di risposta alle istanze già inoltrate, in precedenza, in forma verbale, dalla stessa Presidente della Commissione, riguardo tale argomento. L’acquisizione dei dati in oggetto, vista la vicinanza temporale della seconda parte della terza conferenza dei servizi regionale prevista in data 4/4/24 per l’approvazione della VIA (Valutazione di impatto ambientale) per l’edificazione del Biodigestore della Società Maestrale, rivestiva allora, ed ancor di più oggi, particolare importanza per l’Amministrazione Comunale al fine della elaborazione dei pareri richiesti dalla Regione Lazio in merito all’emissione di quei provvedimenti amministrativi ascrivibili anche al Sindaco. La risposta della Asl (27/01/2023) non si è resa utile perché fortemente inadeguata ed inappropriata rispetto la necessità del territorio e, in quanto tale, oggetto, a seguire, di contestazione da parte della Commissione Sanità. Di tutto quanto sopra riportato è stato informato Lei Sig. Sindaco, rappresentandole di non essere stato messo in condizione, da parte della ASL, di acquisire i dati necessari per la valutazione della tollerabilità ambientale del Comune di Frosinone rispetto il Biodigestore, trattandosi di industria insalubre di I ^ classe…”
…“Riteniamo il Suo intervento prioritario a salvaguardia della salute pubblica, rammentando: che il Biodigestore è progettato in zona viciniore alla Discarica di Via Le Lame, mostro ecologico ancora in attesa di caratterizzazione, nel contesto di uno stato di emergenza sanitaria ed ambientale della Valle del Sacco, cui Frosinone appartiene…”. I consiglieri, appellandosi alla rappresentatività istituzionale del Sindaco, quale Massima Autorità Sanitaria, hanno elencato i dati della critica condizione del capoluogo, rimettendos alla decisione dello stesso di rappresentare in sede regionale, in modo significativo e proficuo, l’argomento mancante relativo proprio le ricadute sulla salute, a parer loro, aspetto fondamentale da valutare nel procedimento.
Gli argomenti posti all’attenzione del Sindaco
- LA PRESENZA DELLE DISCARICHE E LE CONSEGUENZE SULLA SALUTE DELLA POPOLAZIONE secondo lo Studio ERAS della Regione Lazio a cura del Dipartimento di Epidemiologia (DEP).
- INFERTILITA’ MASCHILE NELLA VALLE DEL SACCO – LUIGI MONTANO : STUDIO FAST (Fertilità, Ambiente, Stili di Vita) finanziato dal Ministero della Salute all’ASL di Salerno, con la partecipazione di diverse università italiane (Napoli, Brescia, Milano), dell’ENEA di Casaccia, il CNR di Avellino e l’Istituto Superiore di Sanità
- STUDIO SENTIERI – SIN VALLE DEL SACCO – VI RAPPORTO SENTIERI: Studio Epidemiologico Nazionale dei Territori e degli insediamenti esposti a rischio da inquinamento promosso e finanziato dal Ministero della Salute.
- POLVERI SOTTILI NELLA VALLE DEL SACCO
- STUDIO INDACO “Programma di valutazione epidemiologica della popolazione residente nel Sito di Interesse Nazionale (SIN) Valle del Sacco” – Indagini Epidemiologiche SIN Valle del Sacco finanziato dal Ministero dell’Ambiente, coordinato dal DEP Lazio. – Concludono i Consiglieri Petricca e Martino.