A soli nove anni ha mostrato una sensibilità e un senso di umanità come pochi. Questa è la storia di Andrea, useremo un nome di convenzione, un bimbo di Sant’Elia Fiumerapido che, domenica mattina, ha costretto il padre a prendere l’auto e arrivare fino a Cassino per donare i suoi soldini, risparmiati in questi mesi a una famiglia povera.
Una storia che sembra uscita dal libro ‘Cuore’ che vede come protagonista soprattutto un bambino di pochi anni. Andrea ha raccolto l’appello lanciato sui social da un gruppo di volontarie che stavano raccogliendo cibo e beni di prima necessità per una famiglia composta da madre e padre e quattro bambini in tenera età. Il messaggio chiedeva la donazione di pannolini latte e biscotti oltreché pane pasta e scatolame.
“Eravamo in piazza Diamare, impegnate nella sistemazione del cibo appena donato, quando si è avvicinato un uomo accompagnato da un bambino. Lo stesso, con vocina molto emozionata ha consegnato noi un sacchettino contenente del danaro spiegando che erano i suoi risparmi e che era felice di poterli donare a chi ha bisogno – ricordano le volontarie -. Quasi non credevamo alle nostre orecchie e poi il padre ci ha raccontato che il bimbo lo aveva pressato affinché lo accompagnasse a Cassino”.
“È rimasto molto colpito da quell’appello ed ha chiesto più volte anche alla madre di poterlo accompagnare. Avendo una sola macchina ho deciso quindi io di accontentarlo. Abbiamo insegnato ai nostri figli ad avere sempre rispetto del prossimo e a non perdere mai umanità sensibilità”.
Una storia che lascia riflettere soprattutto perché poche ore dopo in piazza Diamare si è consumata una violenta rissa tra minorenni. il gesto del bambino e la rissa hanno un comune denominatore: l’importanza dell’educazione genitoriale in tenera età.