“Un bilancio regionale contro le donne e la parità di genere quello portato dalla Giunta Rocca in Consiglio regionale. In un anno in cui il report della Polizia di Stato, diffuso in queste ore, ha registrato in Italia 109 femminicidi, la Regione Lazio, rispetto ai 2 milioni e 850mila euro complessivi stanziati nel 2022 dalla Giunta Zingaretti, si permette il lusso di tagliare 2 milioni e 430mila euro per le varie misure a sostegno delle donne”. Così in un comunicato le consigliere regionali Pd del Lazio, Sara Battisti, Marta Bonafoni, Eleonora Mattia, Michela Califano, Emanuela Droghei, Marietta Tidei (Italia Viva) e Alessandra Zeppieri (Polo Progressista).
“Oltre 900mila euro sono stati tolti al fondo per conciliare i tempi vita-lavoro (bonus babysitting e caregiver); 680mila al fondo per l`imprenditoria femminile; 200mila alla prevenzione del revenge porn e altri 200mila per la riduzione dell’Iva sugli assorbenti; 150mila al fondo contro gli stereotipi di genere e per la formazione delle donne alle discipline STEM; 100mila ai percorsi per le donne vittime di violenza e disabili e altri 100mila ai contributi per alleviare la perdita di capelli da terapia oncologica; 30mila alla Giornata regionale di sensibilizzazione sul tumore al seno metastatico e altri 30mila all’attività informativa sulla medicina di genere; 20mila al Premio Colasanti-Lopez per le scuole dedicato alle donne vittime del massacro del Circeo e altri 20mila alla Giornata regionale contro le discriminazioni di genere sul lavoro. Una mannaia incomprensibile e un pessimo segnale visto il drammatico momento storico vissuto dalle donne in Italia e nel Lazio”.
Sul tema intervengono anche le democratiche di Frosinone
“Quello appena presentato dalla Giunta Rocca in consiglio, è un bilancio regionale contro le donne e la parità di genere. In un momento così drammatico in termini di vittime e di violenza contro le donne, tagliare quasi due milioni e mezzo per la prevenzione e il supporto alle donne, anche in termini di welfare e lavoro imprenditoriale, è un atto grave e un pessimo messaggio lanciato dalle istituzioni. Senza risorse adeguate le donne non potranno farcela da sole. E poi ci sono tagli alla medicina di genere, quando ancora 1 donna su 10 continua a morire di tumore al seno. Ci chiediamo come le consigliere regionali di maggioranza possano approvare un simile bilancio, che sembra dare un schiaffo alle migliaia di persone scese in piazza – concludono – a sostegno delle donne lo scorso novembre”.