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Beni confiscati ai Terenzio, l’ex pm Ingroia: “Le misure di prevenzione se ingiuste vanno revocate”

L'ex giudice antimafia e avvocato è intervenuto a difesa degli imprenditori Luigi e Vincenzo Terenzio. Si attende la decisione del Tribunale

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Il tribunale di Frosinone si è riservato di decidere nei prossimi giorni sull’eventuale restituzione dei beni confiscati agli imprenditori Luigi e Vincenzo Gabriele Terenzio Terenzio. Questa la conclusione dell’udienza che si è svolta nel palazzo di Giustizia di via Fedele Calvosa a Frosinone. La famiglia Terenzio chiede la restituzione per equivalenza dei beni confiscati a seguito dell’operazione “Grande Muraglia” svolta nel 2008.

L’avvocato Ingroia, nel suo intervento difensivo ha sottolineato che: “Con la mia passata esperienza di PM
antimafia dico che le misure di prevenzione sono uno strumento necessario per contrastare le mafie ma vanno applicate con criterio e revocate quando si rivelano ingiuste, come in questo caso. Perché Luigi Terenzio è accertato venne ingiustamente accusato e perciò ha anche ricevuto i giusti risarcimenti”.

“Ora occorre riparare all’ingiustizia di questa confisca ancora non revocata. Se non ora quando? Se non ora quando si può applicare l’istituto della revoca della confisca definitiva? Se non in un caso così evidente di innocenza dell’incolpato e di evidente ingiustizia della confisca a suo tempo applicata? Specie dopo che la corte Costituzionale ha dichiarato nulla la norma sulla base della quale furono confiscati i beni di Luigi Terenzio?”.

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