Nell’ambito delle attività a tutela della salute dei cittadini, il Comando Carabinieri per la Tutela della Salute, in collaborazione con il Ministero della Salute, ha avviato una campagna di ispezioni a livello nazionale presso i Bed and Breakfast e le strutture ricettive analoghe. L’operazione, svolta nel mese di novembre, ha riguardato anche le province di Latina e Frosinone, con il controllo di 32 attività, di cui 26 nella provincia di Latina e 6 in quella di Frosinone.
Provincia di Frosinone
Nel Frusinate, i Carabinieri del NAS hanno riscontrato due violazioni: una diffida per la mancata esposizione dei prezzi praticati e un caso relativo al comune di Cassino, dove l’Ufficio SUAP (Sportello Unico Attività Produttive) ha disposto la sospensione di un’attività ricettiva a seguito di una segnalazione inviata dal Nucleo Antisofisticazioni e Sanità dei Carabinieri. La struttura è risultata priva di uno dei requisiti fondamentali per l’esercizio dell’attività, ovvero la disponibilità di una cucina o di un angolo cottura, indispensabile per il tipo di servizio offerto. L’operazione sottolinea l’impegno delle autorità locali e dei NAS nel monitorare la regolarità delle attività ricettive e assicurare standard adeguati di sicurezza e qualità per i cittadini e i turisti.
Quello della proliferazione incontrollata dei B&B è un fenomeno che non conosce arresto, specialmente negli ultimi anni e nelle principali località turistiche, tra cui Roma dove, a breve, sarà inaugurato l’Anno Giubilare. Sono sempre più gli appartamenti che vengono frazionati per ricavarne strutture ricettive. Significativo è il caso di un B&B in provincia di Pescara allestito abusivamente all’interno di un garage di una abitazione privata, ovviamente senza alcuna autorizzazione e/o comunicazione alle Autorità competenti.