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Avvocatessa denuncia di essere perseguitata dall’ex, lui si difende attraverso il suo legale: arriva la replica

L’uomo, davanti ai racconti fatti dalla ex, ha incaricato il suo legale di scrivere una nota per chiarire la sua posizione

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Denuncia minacce e maltrattamenti da parte dell’ex marito. La storia di presunte violenze, che arriva dal Sorano, e che avevamo raccontato nei giorni scorsi riportando la testimonianza della presunta vittima, ha ora un nuovo risvolto. A parlare, questa volta, è il legale dell’uomo che chiede di restare nell’anonimato per evitare che dal suo nome si possa risalire ai protagonisti della vicenda. Dall’avvocato difensore dell’ex marito della donna, riceviamo e pubblichiamo integralmente la seguente nota.

“Ho cercato di far ragionare la Signora e Collega, ma ogni tentativo è stato inutile. Agli atti vi sono solo due episodi di scontri verbali del 14 e 15 giugno e mai alcuna violenza fisica. Solo oggi, ai giornali, vengono dichiarate continue aggressioni nell’ultimo mese, mai avvenute  e perfino mai denunciate alle Autorità. Vero che la Signora e Collega è stata “cacciata di casa”, ma allo Studio ha deciso Lei di non andare, preferendo quello di un Collega, credo a Frosinone. Ha comunque avuto sempre garantita la possibilità di ritirare qualsiasi fascicolo e oggetto personale in ogni momento e in sicurezza e lo ha fatto. Ci sono invece argomenti veri e forse più importanti che la Signora trascura in questo momento. Tra questi, un figlio di soli tredici anni, che ha deciso di rimanere a casa con il padre e non desidera avere più alcun contatto con la madre, anche a causa del vissuto degli ultimi due anni con la stessa madre. I Servizi Sociali sono stati prontamente allertati dal marito “mostro”, a seguito dei recenti accadimenti, per un intervento di mediazione e sostegno all’intero nucleo familiare. Ancora sono lì ad attendere, invano, il consenso della madre per poter procedere ad attività, assolutamente urgenti, di sostegno psicologico in favore del minore, onde evitare che diventi definitivo il suo forte risentimento. Mio tramite, Vi è stata anche, da subito, l’offerta di un contributo economico per un alloggio alternativo. Anche oggi e nonostante un immeritato attacco mediatico, il marito “mostro” non querela e replica, in anonimato, solo a livello locale, dove i protagonisti sono facilmente intuibili. Non lo fa sulle altre testate giornalistiche per non nuocere alla immagine della Signora e perché l’unico interesse in questo momento è la salvaguardia del proprio nucleo familiare, compresa la coniuge o ex coniuge, nei limiti di quanto ancora possibile”.

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