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Attentati con le bombe carta: nuovo arresto della Polizia e il cerchio si chiude

Cassino - Gli investigatori del commissariato hanno eseguito un ordine di carcerazione a carico di un giovane

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L’inchiesta sugli attentati con bombe carta che hanno scosso Cassino lo scorso anno ha portato al nuovo arresto di un indagato. Questa mattina, gli agenti del Commissariato cittadino hanno notificato la decisione della Cassazione a G.M., 26 anni e ritenuto coinvolto nelle esplosioni che tra il 6 e il 9 maggio 2024 hanno seminato paura in città. Il giovane che attualmente è domiciliato nella frazione di Sant’Angelo in Theodice è stato trasferito nel carcere di Cassino. È difeso dagli avvocati Mariano Giuliano e Emanuele Carbone. L’arresto scaturisce dal ricorso avverso alla concessione dei domiciliari presentato dalla procura di Cassino presso la Cassazione. La Suprema Corte ha ritenuto valide le richieste del magistrato Mattei ed ha disposto la detenzione in carcere del 26enne.

Tutto è iniziato nella notte tra il 6 e il 7 maggio dello scorso anno, quando un ordigno è esploso sul davanzale di un appartamento popolare in via Vincenzo Grosso. Solo poche ore dopo, un’altra bomba carta ha colpito un’auto parcheggiata. Poi, nella notte del 9 maggio, gli attentatori hanno preso di mira la pizzeria Arcobaleno, nel quartiere Colosseo.

Le indagini, coordinate dal magistrato Alfredo Mattei della Procura di Cassino e dal vicequestore Flavio Genovesi, hanno portato alla luce un intreccio tra vendette personali e regolamenti di conti legati al mondo dello spaccio. La pista iniziale si è concentrata su due delle vittime, accomunate dall’aver frequentato la stessa donna. Da qui, gli investigatori hanno individuato un possibile movente passionale, ma ben presto è emerso un quadro più complesso: gli ordigni, infatti, potrebbero essere stati usati anche per lanciare un segnale agli ambienti della criminalità locale.

Il 22 luglio scorso, due uomini, residenti a Piedimonte San Germano e Cassino, erano già stati arrestati con l’accusa di attentato alla sicurezza pubblica e violazione delle norme sui materiali esplosivi. Con la misura cautelare di oggi, l’inchiesta arriva a una svolta decisiva, chiudendo il cerchio su una vicenda che ha destato grande preoccupazione in città.

Nonostante gli arresti, le indagini della squadra di Polizia Giudiziaria del commissariato di Cassino, coordinata dal sostituto commissario Roberto Donatelli, proseguono per chiarire eventuali ulteriori implicazioni e verificare se vi siano altri soggetti coinvolti. La Procura continua a lavorare per far luce su ogni aspetto di questa vicenda, che si inserisce in un contesto più ampio di criminalità locale.

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