Asl di Frosinone, pronta la nomina di Manuela Mizzoni a Dg. In commissione nei prossimi giorni

Incertezza sulla destinazione di Pulvirenti. In maggioranza intanto tornano le tensioni, stavolta con la Lega a margine delle ultime nomine

Decreto di nomina pronto per Manuela Mizzoni, direttore generale in pectore della Asl di Frosinone. Arriverà in Commissione regionale Sanità, molto probabilmente, con la convocazione della prossima settimana. Siamo del resto all’ultimo scaglione di designazioni da parte del presidente Francesco Rocca che ha praticamente ultimato l’incasellamento dei direttori delle aziende sanitarie e ospedaliere del Lazio. L’11 febbraio la commissione regionale Sanità aveva votato a maggioranza (con l’astensione del consiglieri di PD e Italia Viva) gli schemi di decreto con cui il presidente della Regione ha già nominato i direttori generali delle Asl di Viterbo, Roma 4 e Roma 6, dell’Ifo e dell’azienda ospedaliera San Camillo-Forlanini.

Dei 5 nominati 3 sono commissari uscenti nelle rispettive strutture: Egisto Bianconi (Asl Viterbo), Livio De Angelis (Ifo) e Angelo Aliquò (San Camillo-Forlanini). Poi, Rosaria Marino sarà la dg della Asl Roma 4 e Arturo Cavaliere della Asl Roma 6. “Sulle altre 3-4 nomine rimaste stanno terminando le valutazioni- ha spiegato Andrea Urbani, direttore della direzione regionale Sanità- Tra una settimana/dieci giorni completeremo la governance delle aziende”. Si tratta del range entro il quale sarà dunque sciolta anche la riserva sulla Asl di Frosinone.

“Gli utenti stanno aspettando e subendo questa fase di passaggio – ha chiosato il consigliere regionale di FdI, Daniele Maura -: spero vivamente che la nomina del nuovo direttore generale a Frosinone arrivi al più presto”.

Dal 26 luglio del 2021 direttore generale dell’Asp (Azienda Servizi alla Persona) di Frosinone, Manuela Mizzoni è stata inserita con determina del dicembre 2022 del Ministero della salute nell’elenco degli idonei alla nomina di direttore generale di Aziende Sanitarie Locali, delle aziende ospedaliere e degli altri enti del servizio sanitario nazionale. E’ stata fino al 2020 responsabile amministrativo-finanziario del gruppo di azione locale “Terre di Argil”, componente del cda dell’Aspiin (azienda speciale della Camera di commercio di Frosinone), componente del consiglio camerale e del cda dell’azienda speciale Innova sempre alla Camera di commercio del capoluogo. Ha svolto l’incarico di direttore amministrativo e responsabile risorse umane per un gruppo sanitario privato. Gode di vasta stima sia nel centrosinistra che nel centrodestra. La nomina è vista in maniera positiva sia dagli esponenti del Pd che soprattutto da Fratelli d’Italia. In questa fase, sponsor del passaggio della Mizzoni dai vertici Asp a quelli Asl è, infatti, l’assessore regionale Giancarlo Righini. Al posto di direttore generale dell’azienda servizi alla persona di Ceprano aspirerebbe contestualmente la consigliera comunale monticiana Lorella Biordi, vicina al citato componente della giunta Rocca.

L’incastro con la direzione generale Asp sotto la regia di Righini

Resta incerto invece il destino della commissaria straordinaria uscente dell’Asl ciociara, Sabrina Pulvirenti, visto che ormai vanno ad esaurirsi le caselle più importanti sullo scacchiere laziale. Non è stata apprezzata a livello regionale l’iniziativa di alcuni sindaci che avevano fatto pressione affinché Pulvirenti restasse al suo posto anche quale direttore generale. Un pressing che avrebbe sortito l’effetto opposto nelle stanze della presidenza regionale in via Colombo. Ma sicuramente una collocazione dovrà essere individuata. Anche se le nomine nel Lazio continuano a creare tensioni tra gli alleati. Gli ultimi attriti interni alla maggioranza sarebbero di fonte leghista che avrebbe visto disattendere qualche sua richiesta nel mondo sanitario regionale. Gli attriti sono stati raccolti e rilanciati dallo stesso Matteo Salvini che ha parlato di “uomini soli al comando”. Rocca ha dovuto replicare: “Tutto mi dimostra il contrario, non mi sono mai sentito tale in nessuno dei ruoli di responsabilità che ho avuto, tantomeno questo, in cui essere al comando è una posizione paradossalmente e totalmente di servizio alla comunità”. Rocca ha anche annunciato il faccia a faccia col leader del Carroccio.

Tensioni in maggioranza con la Lega e il nodo irrisolto di Forza Italia

Domenica il presidente della Regione è stato anche costretto a precisare: “Con la Lega va tutto bene, la nostra è una coalizione forte, ci siamo sentiti, non ci sono particolari problemi. (…) È ovvio che gestisco una coalizione fatta di persone forti, anche caratterialmente, determinate. Quindi è fisiologico che ogni tanto vi siano dei confronti, dei momenti, ma quello che conta sono i risultati. Ci vediamo fra qualche giorno anche per analizzare alcuni risultati rispetto ai provvedimenti assunti in sanità. Ci sono tanti temi su cui noi stiamo andando avanti nell’interesse della comunità regionale e questa è la cosa più importante”. Con la Lega, ha proseguito Rocca, “ci si vede periodicamente, ci siamo visti anche il giorno stesso in cui si è riunito il direttivo regionale della Lega: ci eravamo riuniti poco prima con la capogruppo Laura Cartaginese e l’assessore Pasquale Ciacciarelli, capo delegazione della Lega in giunta, con i Capigruppo degli altri partiti, per esaminare un progetto di legge che vogliamo portare in consiglio. Avevamo fatto la stessa cosa la settimana prima sul tema dei rifiuti, l’avevamo fatto sul tema dell’urbanistica. Quindi su tutti i temi di maggiore rilevanza, come i fondi europei, c’è sempre una cabina di regia, condivisione e confronto, perché altrimenti sarebbe un unico partito. Il mio dovere è ascoltare le differenti sensibilità e metterle insieme”, ha concluso il governatore. Peraltro va ricordato che non si è affatto risolta la vicenda aperta – ormai da oltre 6 mesi – per la richiesta di Forza Italia di adeguare il peso della sua rappresentanza dopo la campagna di nuovi ingressi che ha portato alla crescita da 3 a 7 componenti del suo gruppo alla Pisana. Neanche le due deleghe promesse – Urbanistica e Cinema – sono ancora nel paniere degli azzurri che fanno riferimento al coordinatore regionale, senatore Claudio Fazzone. Del resto la platea di questioni da risolvere fra alleati sembra ampliarsi e prima o poi anche la situazione della città di Frosinone entrerà a far parte della partita. Forza Italia è in bilico a Palazzo Munari tra appoggio esterno e opposizione vera e propria: ma una scelta definitiva arriverà dopo che i livelli superiori avranno indicato che tipo di conflitto aprire o meno con gli alleati.

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Stefano Di Scanno
Stefano Di Scanno
Giornalista Professionista

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