“Presidente ci ascolti: faccia chiarezza prima possibile e non lasci che i vari sponsorizzanti e simpatizzanti rendano difficile e imbarazzante l’esperienza manageriale a Frosinone del fresco manager che proprio lei ha voluto venisse qui con disponibilità immediata”. L’appello al presidente della regione Lazio, Francesco Rocca, giunge dal sindacato Fials con una nota firmata congiuntamente dal segretario Francesco D’Angelo e dal legale Giuseppe Tomasso.

Dopo la designazione in via Fabi del dottor Cavaliere al termine di un processo decisionale quanto meno travagliato, l’organizzazione sindacale sostiene che “la Asl di Frosinone merita chiarezza ed un deciso rilancio senza condizionamenti di gruppi di pressione, tifoserie, simpatizzanti e altro che nulla hanno a che vedere con le responsabilità di chi è stato chiamato dall’elettorato a risollevare le sorti della sanità ciociara per troppo tempo in balia di ‘giochi di potere’”. La Fials ricostruisce l’accaduto – i cui retroscena sono stati anche esposti in un nostro servizio pubblicato ieri – LEGGI QUI – : “Dobbiamo proprio pensare che gli dei della medicina e salute, Esculapio ed Igea, non hanno tanto a cuore la Asl di Frosinone e, con essa i cittadini pazienti di questa provincia – hanno esordito D’Angelo e Tomasso -. Come se non bastassero i frequenti avvicendamenti subiti in questi 20 anni in cui si sono succeduti ben 19 Direttori Generali, ecco che ora, per capire ed interpretare le ultime novità, e gli ultimi rumors, bisogna essere esperti di letture gialle alla Agatha Christie! Ci spieghiamo meglio: arriva la tornata di nuove nomine Asl targate Giunta Rocca e la Asl di Frosinone, inspiegabilmente, viene lasciata per ultima con la malcapitata Pulvirenti lasciata a lavorare in balia dei rumors e delle tifoserie (su cui torneremo poi), che volevano l’imminente nomina di una dirigente locale dimissionaria/dimissionata(?) da un gruppo della sanità privata operante sul territorio che avrebbe ricevuto appoggio e simpatia da parte di ‘taluno’ della Regione Lazio (assessore?) oltre ad altri politici locali con funzione di sponsor; nel frattempo, viene sacrificato il nome di un dirigente locale dipendente della ASL, ignorato per Frosinone, si dice per i vari veti incrociati tra Torrice-Frosinone-Roma, ma evidentemente molto quotato ed apprezzato ben oltre la Ciociaria e la Regione Lazio, a tal punto che senza indugi, vista l’impasse per Frosinone, il Presidente dell’Abruzzo lo nomina Direttore Generale nella importante Asl di Chieti (con Università!)”.
D’Angelo e Tomasso: strana vicenda di sponsorizzanti e simpatizzanti
Ma non è finita – prosegue la nota della Fils di Frosinone -: “mentre tutto questo avviene, i gruppi di tifosi della dottoressa simpatica a quel ‘taluno’ della Regione Lazio ed ad altri politici sponsorizzanti locali, unitamente anche a simpatizzanti responsabili di testate giornalistiche hanno dichiarato l’auspicio che il nuovo Direttore Generale Asl Fr
fosse la ex dirigente del gruppo sanità privata. Nel frattempo qualcuno (politico esperto e scaltro), fa circolare – con il chiaro intento di bruciarne il nome – la bozza di decreto di nomina che sarebbe stato firmato dal Presidente Rocca oltre un mese e mezzo e contenente proprio il nome della la solita dirigente dimissionaria/dimissionata(?) Fino ad arrivare, ed è cosa di queste ore, alla repentina nomina del Dott. Arturo Cavaliere, sradicato in 24 ore dalla poltrona di DG della Roma 6 e spedito in “quattro e quattrotto” su quella della Asl di Frosinone. Tutto chiaro dunque? Tutto finito? Non sembra proprio perché da un minuto dopo la nomina del nuovo DG, i soliti noti gruppi di tifosi della ormai solita nota dottoressa ex gruppo sanità privata, tra cui i vari sponsorizzanti e simpatizzanti di cui sopra, si sono rimessi all’opera facendone circolare di nuovo il nome, ma, questa volta, come Direttore Amministrativo. Insomma se questo fosse saremmo nei peggiori esempi della prima Repubblica. Presidente Rocca i cittadini di Frosinone devono avere certezza che chi si occuperà della loro salute non sia il prodotto di faide locali e/o della politica, che il nuovo Dg arrivi a Frosinone libero di esercitare la propria funzione manageriale e privo di ipoteche e condizionamenti e, soprattutto, gli stessi cittadini hanno il diritto di sapere per quale ragione chi non è stata nominata Dg (carica per la quale sono previsti determinati requisiti e certificati) ora dovrebbe o potrebbe “recuperare” in extremis con una carica che, forse, è ancora più delicata, incisiva e condizionante dello stesso Dg”.
Pd Lazio, i consiglieri regionali: va fermato il “teatrino” delle nomine Asl
A margine della nomina del dg a Frosinone anche una nota dei consiglieri regionali del Pd: “La Giunta Rocca continua a dimostrare tutta la propria inadeguatezza nella gestione della sanità regionale, trasformando un sistema già in difficoltà in un campo di battaglia politico. Il recente avvicendamento al vertice della Asl Roma 6 – la rimozione improvvisa del dott. Arturo Cavaliere – è l’ennesima prova che la priorità di questa maggioranza non è la salute dei cittadini, ma l’equilibrio interno della destra. Siamo di fronte a una maggioranza che monta e smonta nomine strategiche con cinismo, ignorando completamente le emergenze quotidiane nei nostri ospedali, nei pronto soccorso, nelle periferie dimenticate. Invece di rafforzare i servizi, si gioca alle poltrone, si premiano le fedeltà politiche, si fa finta che tutto vada bene. E intanto, cittadini e operatori sanitari pagano il prezzo di questa irresponsabilità. La Asl Roma 6, avrebbe bisogno di stabilità, rigore e trasparenza. Non di essere trasformata nell’ennesimo terreno di lottizzazione”.
Poi l’avvertimento politico: “Il Partito Democratico, come principale forza di opposizione in Consiglio Regionale, non resterà a guardare. Denunceremo in ogni sede politica e istituzionale questa deriva pericolosa, che svuota le istituzioni e umilia i diritti fondamentali. La sanità non può essere governata con logiche da manuale Cencelli. Serve una visione, servono competenze, serve rispetto per il personale sanitario e per i cittadini. Chiediamo alla Giunta Rocca di fermare immediatamente questo teatrino e di spiegare pubblicamente i criteri che stanno guidando le nomine nelle Asl. E chiediamo al Presidente Rocca di assumersi finalmente la responsabilità politica di quello che accade nella sua maggioranza. Il Lazio merita di meglio. Il Lazio merita una sanità pubblica che funzioni, non una macchina usata per equilibri interni di potere”.