Arresti domiciliari per l’imprenditore ciociaro Ennio De Vellis, titolare dell’omonima azienda che si occupa di traslochi, con base logistica a Frosinone, che sarebbe accusato di corruzione. Come riportato dal Corriere della Sera di Milano, De Vellis, unitamente a un generale dei carabinieri, Oreste Liporace – già comandante dei carabinieri del secondo reggimento allievi, marescialli, brigadieri di Velletri – (entrambi hanno ottenuto il beneficio dei domiciliari) avrebbe truccato una gara d’appalto per l’assegnazione del settore pulizie all’interno della scuola allievi dei carabinieri di Velletri.
Corruzione, turbativa e false fatture su un appalto da quasi 700mila euro per servizi di pulizia della caserma affidato fino al 2021. Queste le accuse emerse dall’inchiesta del Nucleo di polizia economico finanziaria della Gdf di Milano.
La nota della Procura della Repubblica di Milano
Il Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Milano ha dato esecuzione a una ordinanza di applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari emessa dal G.I.P. presso il Tribunale di Milano, su richiesta di questa Procura della Repubblica, nei confronti di un imprenditore laziale. Nello stesso contesto i Carabinieri del R.O.S. hanno provveduto a eseguire analogo provvedimento a carico di un Ufficiale Generale dell’Arma. Entrambe le predette persone sono sottoposte ad indagini per i reati di traffico di influenze illecite, emissione di fatture per operazioni inesistenti, corruzione e turbata libertà degli incanti.
Nel procedimento penale risultano altresì indagati in stato di libertà altri imprenditori, funzionari e dirigenti pubblici di Amministrazioni centrali dello Stato. Le indagini, dirette dalla Procura della Repubblica di Milano, si sono concentrate su illecite assegnazioni di fondi e appalti pubblici in cambio di denaro e altre utilità, nonché mediante la concertazione dei soggetti economici fittiziamente partecipanti alle procedure di gara.
Sono in corso perquisizioni e acquisizioni di atti in varie province d’Italia, presso enti pubblici, persone fisiche e società a vario titolo coinvolte nelle vicende oggetto di approfondimento giudiziario. Sussiste un pubblico interesse a divulgare le notizie riguardanti tale procedimento, ferma restando la presunzione di innocenza di tutti gli indagati, da reputarsi non colpevoli fino alla eventuale sentenza di condanna divenuta irrevocabile.