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Arpino – Turisti in città…ma l’accoglienza lascia a desiderare: tra parcheggi selvaggi e troppa tolleranza

A nessuno piace passeggiare tra le auto parcheggiate selvaggiamente: occorre adoperarsi per un centro storico vivibile

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Arpino città che ha dato i natali a grandi personaggi del passato più o meno recente. Arpino città d’arte, di storia e di cultura. Arpino città degli sposi, della musica, di soddisfazioni sportive. Arpino città di eventi importanti, delle residenze acquistate da gente lontana, di prodotti locali, percorsi enogastronomici, panorami e scorci favolosi. Arpino città dove non manca l’inciviltà e dove c’è tanto da fare per contrastare gli atteggiamenti barbari, al fine di valorizzare e far emergere le meraviglie di un posto che ha tanto da offrire, far vedere, emozionare. Torna alla mente la richiesta inoltrata a metà febbraio scorso dal presidente della Pro Loco arpinate – indirizzata al sindaco Vittorio Sgarbi ed al consigliere Mauro Visca, con delega al Commercio – con la quale si chiedeva un “incontro urgente” con riferimento alla “ondata di multe che piovono nel centro storico” facendo un richiamo alla “tolleranza, buonsenso e senso civico”, chiudendo con la necessità di “individuare azioni per il rilancio del commercio e per il miglioramento della viabilità della nostra città”.

Le foto riportate testimoniano la realtà in Terra di Cicerone, una “cartolina” che non fa bene al paese, un atteggiamento che è necessario contrastare con tutte le forze in campo e per cui, l’unica cosa da evitare, è proprio la tolleranza. Solamente chi si occupa di ospitalità e turismo è consapevole e capisce quanto sia importante accogliere gli ospiti regalando un’immagine ordinata ed armoniosa del borgo. Gli scatti immortalano un gruppo di turisti giunti da Parigi ad Atina per uno stage di danza: il “capogruppo”, avendo origini ciociare, per l’esattezza di Casalattico, ha avuto piacere a far fare un tour nei luoghi limitrofi di maggiore interesse storico-artistico agli ospiti. Peccato che, non appena scesi ad Arpino, dopo qualche fotografia sul Belvedere, si siano ritrovati un veicolo parcheggiato sotto il segnale stradale verticale che indica il divieto di sosta e di fermata, con la parte posteriore ad intralciare la viabilità e le ruote anteriori sul marciapiede ma, soprattutto, ad ostruire il saliscendi per persone diversamente abili su carrozzina.

Immediatamente dopo, un furgone fermo sotto l’opera “Dare precedenza al cuore” realizzata e donata dall’artista Guido Gabriele alla comunità nel maggio 2022, un “segnale d’amore” poco considerato in Terra di Cicerone e che nelle altre città, invece, è valorizzato ed indicato come punto per fare selfie e far girare foto instagrammabili sui social a scopo promozionale. Il gruppo di turisti in questione non ha nemmeno vista l’opera, concentrati nel prestare attenzione alla strettoia in cui erano costretti a transitare. Il permissivismo e “la tolleranza” degli anni addietro hanno fatto sì che il senso civico di molti automobilisti si sia perso per strada; le stesse strade dove i parcheggi selvaggi e le infrazioni al Codice della strada compromettono non solo la viabilità ma la stessa incolumità degli utenti, che siano automobilisti, centauri, ciclisti o pedoni, ostacolando oltremodo il regolare transito dei mezzi di soccorso e del servizio di trasporto urbano ed extraurbano.

Basta permissivismo, basta tolleranza, sì al rigore ed alla punizione delle infrazioni: gli stessi residenti e commercianti invocano un centro storico vivibile, in ordine, in grado di accogliere avventori e turisti, che consenta a tutti di godere degli spazi e delle bellezze di Arpino, non solamente il centro storico ma anche il borgo di Civitavecchia, per indicarne uno. Un bel biglietto da visita che dia un’ottima immagine della Terra di Cicerone. La Pro Loco potrebbe collaborare a quest’idea, un obiettivo da realizzare al più presto, in virtù dell’avvicinarsi della bella stagione.

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