Anche quest’anno l’Associazione “Amiche di S. Anna di Civitavecchia di Arpino” non ha mancato l’appuntamento con la solennità del Corpus Domini, puntualmente onorata con la caratteristica infiorata, manifestazione di fede per celebrare la presenza del Signore nell’Eucarestia. I volontari hanno lavorato alacremente nei giorni precedenti alla ricorrenza, per realizzare ben tre distinti tappeti di fiori e colori ispirati principalmente da due grandi eventi propri della Diocesi Sora-Aquino-Cassino-Pontecorvo: la proclamazione della Madonna di Canneto a Patrona della Diocesi ed il VII Centenario della Canonizzazione di San Tommaso di Aquino con i suoi 750 anni dalla morte ed i prossimi 800 anni della sua nascita.
Nella chiesa di Sant’Anna e San Gioacchino, all’ingresso dell’Acropoli di Civitavecchia, la rappresentazione della Vergine Bruna di Canneto: al centro della navata un’istallazione sospesa dello Spirito Santo che discende su Maria “la Donna dell’Eccomi”; accanto all’immagine centrale sono disposti il monogramma di Maria Regina del Cielo e della Terra e del Cuore Immacolato di Gesù. Sotto l’Arco a Sesto Acuto, in prossimità delle mura ciclopiche, per la prima volta in assoluto ai piedi di questo elemento principe che caratterizza il patrimonio storico della città di Arpino, i volontari hanno realizzato la Discesa dello Spirito Santo: l’immagine in basso dell’uomo che accoglie i doni a braccia aperte è simbolo di Speranza per una pace tanto desiderata quanto volutamente respinta. Ultima tappa nella chiesa parrocchiale di San Vito Martire dove il tappeto di fiori e materiali diversi ha riprodotto l’immagine di San Tommaso “Beato Angelicus” con i simboli eucaristici.
Per l’Associazione “Amiche di S. Anna di Civitavecchia di Arpino” l’infiorata si conferma espressione di fede, di creatività e di socializzazione tra tutti coloro che hanno reso possibile questo progetto. Le realizzazioni, superlative, sono state create con fiori, materiale raccolto in natura e materiali di recupero. La comunità tutta rivolge un sentito ringraziamento ad Enrico Ranaldi, Liana Iafrate Tirotarico, Valeria Mancini e quanti hanno collaborato all’iniziativa che, come ogni anno, raccoglie l’attenzione ed il compiacimento non solo dei fedeli, dei concittadini ma anche di turisti e curiosi che dai paesi più o meno limitrofi raggiungono l’Acropoli di Civitavecchia di Arpino per ammirare questi spettacolari quadri di fiori e colori, vere e proprie opere d’arte che si distinguono per l’amore, la passione, la dedizione con cui vengono riprodotte.