Home Attualità Arpino – Inizia il nuovo anno scolastico, il saluto della presidente del...

Arpino – Inizia il nuovo anno scolastico, il saluto della presidente del Consiglio d’Istituto

Arpino - Inizia l'anno scolastico: la presidente del Consiglio d'Istituto augura agli alunni di formare e definire la propria identità

- Pubblicità -
- Pubblicità -

Nella mattinata odierna è suonata la campanella del nuovo anno scolastico 2024/2025 per gli alunni dell’I.C. “Marco Tullio Cicerone” di Arpino. Puntuale la presidente del Consiglio d’Istituto, dr.ssa Valentina De Vincenzo, che ha voluto porgere il suo personale augurio di buon lavoro agli studenti, al corpo docente ed a tutte le componenti della scuola, non dimenticando il saluto alle dirigenti che si sono avvicendate.

Di seguito la nota completa:
«È l’inizio di un nuovo anno scolastico per l’Istituto Comprensivo “Marco Tullio Cicerone”, in qualità di presidente del Consiglio d’Istituto voglio porgere i miei più sinceri saluti alla dirigente dott.ssa Gaita Reali, è stato un onore lavorare a fianco di chi ha saputo coniugare profonda etica professionale, umanità, ascolto e cura del minore; inoltre porgo i miei saluti di benvenuto alla nuova dirigente dott.ssa Pamela Tomassi, le auguro buon lavoro e che possa cogliere sin da subito l’unicità del nostro Istituto Comprensivo. Mi preme sollecitare gli enti locali ad una sempre maggiore, fattiva, sana, concreta collaborazione essendo elemento logistico alla realizzazione dei propositi scolastici, insieme si assicura il perfezionamento del diritto allo studio. Auguro buon inizio e buon lavoro a tutti i docenti, a coloro che lavorano a vario titolo nel mondo della scuola, un ringraziamento sentito anche ai miei consiglieri. In questi anni di presidenza ho visto capacità, talento, determinazione, studenti misurarsi in vari campi, questa è la vera motivazione per chi dedica la propria vita alla scuola; a voi voglio dedicare una frase a me molto cara, che prende le mosse da una citazione di Cicerone, “non appartenga ad un altro chi può appartenere a se stesso”. Questo è il mio augurio per tutti gli studenti, mai barattare la propria indipendenza che viene dallo studio, dalla conoscenza delle nozioni e del mondo ma soprattutto di se stessi. Appartenere a se stessi è il luogo più vicino alla libertà, la scuola donerà gli strumenti per poter conoscersi, diventare chi si sente di essere, in modo tale da non dover appartenere a nessun altro che non sia se stesso. È tutto nelle vostre mani, buon lavoro care studentesse  e cari studenti».

- Pubblicità -
Exit mobile version