A due anni dalla morte di Don Salvatore Incani, ricorsa il 6 luglio, la parrocchia di Santa Maria del Carmine nella popolosa contrada di Collecarino di Arpino, i familiari e la comunità tutta, intendono ricordare Padre Salvatore nel giorno della festa liturgica in onore della Madonna del Carmine che cade il prossimo martedì 16 luglio: al termine della Santa Messa delle ore 18:45, sarà scoperta e benedetta una lapide in memoria del lungo e generoso servizio pastorale svolto da Don Salvatore Incani.
Con questo segno i fedeli della parrocchia, amministrata ora da Don Antonio Di Lorenzo, parroco di Santa Maria di Civita, vogliono esprimere la propria gratitudine a Don Salvatore ed ai suoi circa 30 anni di servizio pastorale a Collecarino, dove arrivò nel 1994, in occasione dell’annuale festa della comunità in onore della Vergine Maria del Monte Carmelo, cui lo stesso sacerdote era particolarmente affezionato. Sempre disponibile verso la sua gente, Don Salvatore ha fedelmente curato negli anni la pastorale sacramentale e la formazione dei collaboratori, con una particolare sensibilità verso le famiglie, i bambini, i malati e le persone fragili: ogni anno nella sua parrocchia organizzava la “Giornata del malato” insieme ai volontari dell’Unitalsi, un’occasione di condivisione e fratellanza.
Dotato di solida preparazione culturale e teologica, mai però ostentata, insieme ad un forte senso dell’umorismo, dovuto anche alla “napoletanità” di cui andava fiero (a Napoli era nato il 14 ottobre 1941 ed aveva vissuto l’infanzia), ha lasciato in chi lo ha conosciuto la vivida impressione di un sacerdote semplice e generoso, appassionato e sereno. Ora la sua parrocchia gli dedica un significativo omaggio che renderà perenne il legame tra questo suo pastore e la storia della parrocchia stessa.