Un reato ogni 18 minuti per un totale di 902.356 illeciti ambientali. È quello che in Italia in tre decenni hanno compiuto le ecomafie con un attacco costante e incessante all’ambiente. Parliamo di una media – dal 1992 al 2023 – di 79,7 reati al giorno, 3,3 ogni ora, uno ogni 18 minuti. Un ritmo impressionante contrassegnato anche da 727.771 persone denunciate e 224.485 i sequestri. A mettere in fila questi numeri è Legambiente che oggi, a trent’anni dalla prima presentazione del rapporto Ecomafia avvenuta proprio il 5 dicembre del 1994, fa il punto della situazione con dati e un pacchetto di sei proposte in occasione della conferenza nazionale ‘Ambiente e legalità: insieme per il futuro’ che ha promosso con l’Arma dei Carabinieri, presso la Scuola Ufficiali di Roma, a cui hanno partecipato il ministro dell’Ambiente, Gilberto Pichetto, il direttore generale dell’ISPRA, Maria Siclari, il presidente nazionale di Legambiente, Stefano Ciafani, il Gen. di Corpo d’Armata, Andrea Rispoli, Comandante del Comando Unità Forestali, Ambientali e Agroalimentari Carabinieri ed il Gen. di Divisione Fernando Nazzaro, Comandante Carabinieri per la Tutela e la Sicurezza Energetica. Al termine della conferenza, a cui è stata assegnata dal Presidente Sergio Mattarella la medaglia della Presidenza della Repubblica, sono state premiate le scuole secondarie di primo e secondo grado vincitrici del concorso nazionale dedicato all’educazione alla legalità e alla tutela dell’ambiente.
Tornando ai dati, dalla fotografia scattata da Legambiente sulla presenza delle ecomafie in Italia emerge anche che il 45,7% del totale nazionale dei reati accertato dalle forze dell’ordine in questi tre decenni si concentra nelle regioni in cui è radicata la presenza di criminalità organizzate. Triste primato per la Campania, la regione che domina con un primo posto assoluto sia la classifica nazionale, sia quella delle regioni con più reati nel ciclo illegale del cemento e dei rifiuti. La Lombardia è invece la prima regione del Nord per ecoreati. In questi tre decenni di ricerca e analisi, dal 1995 ad aprile 2024, sono stati censiti 378 clan, appartenenti a tutte le organizzazioni mafiose, con interessi diretti nelle diverse “filiere” dell’ecomafia. Il fatturato illegale accumulato, secondo le stime di Legambiente, è stato di 259,8 miliardi di euro. – Fonte Agenzia Dire www.dire.it –