“Ho presentato un’interrogazione urgente a Zingaretti per sapere quali sono le motivazioni che hanno indotto la Regione ad omettere il Peperone DOP di Pontecorvo nel progetto delle eccellenze enogastronomiche “Alla scoperta dei Sapori del Lazio” e come intende porre rimedio a tale omissione’. Lo dichiara il consigliere regionale del Lazio Pasquale Ciacciarelli (Lega).
“Si tratta di una campagna fotografica social, realizzata dal fotografo Piergiorgio Pirrone, con la partecipazione di 5 volti noti dello spettacolo che hanno raccontato in uno scatto i loro posti del cuore attraverso un prodotto: Manuela Arcuri con la sua Latina, Massimo Ciavarro e la Tuscia, Samantha de Grenet e il suo amore per la provincia di , Carlotta Natoli che ha lasciato il cuore nel reatino e, infine, Francesca Valtorta e la Ciociaria”.
“Il comunicato della Regione Lazio per celebrare l’evento in premessa, recita testualmente “Assaporare l’olio della Sabina immergere le mani in un cesto di nocciole di Vitorchiano, passare una serata con un buon calice di Cesanese del Piglio, visitare Gaeta e fare una sosta per le sue famose olive…e poi che dire della bontà della ricotta romana e del pecorino romano DOP? Magari accostandoli a un bicchiere di EST! EST!! EST!!! di Montefiascone.”
“Evocando le suggestioni dello splendido territorio del Lazio, verranno inoltre raccontate, comunica la Regione, oltre 20 eccellenze enogastronomiche a km 0, tra PAT, IG e DO, rappresentative delle cinque province laziali. Per Frosinone: amaretto di Guarcino, fagiolo cannellino di Atina, pane di Veroli, pecorino di Picinisco, Cesanese del Piglio; per Latina: falia di Priverno, moscato di Terracina, mozzarella di bufala Campana, olive di Gaeta, olio Colline Pontine; per Rieti: amatriciana STG, olio Sabina, patata di Leonessa; per Viterbo: Est!Est!!Est!!! di Montefiascone, nocciola romana, patata dell’alto viterbese, olio Tuscia; per Roma: abbacchio romano, Frascati superiore, pecorino romano del Lazio, ricotta romana, pane di Genzano. Tra le eccellenze enogastronomiche, è stato inspiegabilmente omesso il peperone di Pontecorvo, notoriamente e storicamente una delle eccellenze del territorio laziale, non solo Ciociaro”.
“La scelta appare quantomeno discutibile oltre che censurabile. Il Lazio è una Regione con un immenso patrimonio in termini di biodiversità, di DO, di prodotti tipici e tradizionali, di saperi e di sapori. Il Peperone di Pontecorvo appunto è un prodotto certificato DOP; se si vuole veicolare, da un lato, la cultura del cibo come la storia di un territorio, dall’altro, le eccellenze enogastronomiche del Lazio, penalizzando sia un prodotto tipico DOP come il peperone, sia una intera Comunità, come quella di Pontecorvo, non si fa buona amministrazione, né un buon servizio ai cittadini/utenti.”