Alatri – La sera di lunedì 30 gennaio Thomas Bricca veniva assassinato. Ucciso, a soli 19 anni, con un colpo di pistola sparato da un sicario giunto a bordo di un T-Max nero nel parcheggio di Largo Cittadini. Thomas era con alcuni amici sulle scalette sotto al ‘Girone’. Il proiettile lo ha centrato alla testa. Le grida disperate di aiuto, la corsa in ospedale, poi il trasferimento al San Camillo di Roma dove Thomas ha lottato tra la vita e la morte per spegnersi la mattina del primo febbraio.
Subito dopo il delitto è partita la caccia agli assassini. Oggi, a due settimane esatte dall’agguato, bocche cucite da parte degli inquirenti e nessun fermo. Si lavora per raccogliere le prove utili ad inchiodare i responsabili. Il cerchio si era subito stretto intorno a mandante, tramite ed esecutori. Soggetti già noti alle Forze dell’Ordine. I nomi erano stati fatti dagli amici di Thomas già nelle ore successive all’agguato. Diverse le ricostruzioni fatte in questi 14 lunghi giorni ma nessuna ha trovato riscontro da parte della Procura che lavora nel più stretto riserbo.
Quel che è emerso, anche dai racconti di testimoni e amici, è che l’obiettivo non fosse Thomas ma Omar, l’amico che era con lui e che è dovuto fuggire da Alatri dopo l’omicidio. A confessarlo lo stesso Omar in una diretta social. Tutto sarebbe partito da una lite avvenuta nei giorni precedenti. Omar avrebbe ‘toccato’ un ‘intoccabile’, così sarebbe partita la vendetta. Tutto però è ancora al vaglio degli investigatori.
Venerdì scorso in un’Acropoli gremita sono stati celebrati i funerali di Thomas Bricca. In migliaia per l’ultimo saluto al 19enne. Oggi Alatri e l’Italia intera attendono di conoscere la verità. Chiedono giustizia. Chi ha strappato quel dolce sorriso alla vita deve pagare il suo conto con la legge. Giovedì 16 febbraio, alle ore 21.00, nella zona del Girone, ci sarà una veglia di preghiera per Thomas e per tutte le vittime di violenza. La veglia, che unirà le comunità parrocchiali, sarà guidata dal vescovo Ambrogio Spreafico e animata da tutti quei giovani Alatri che hanno perso un amico, un fratello, un ragazzo come loro.