Sembrerebbe una storia senza fine quella patita in particolar modo dagli studenti del Liceo Scientifico “Luigi Pietrobono” di Alatri come anche da tutto il personale scolastico: la nostra redazione si era occupata della vicenda lo scorso 13 gennaio riportando il disagio del plesso dovuto all’impianto di riscaldamento non funzionante per cui le lezioni erano state sospese. L’attività didattica non si è svolta per diversi giorni, alunni e docenti a casa, ore di apprendimento perse per una problematica che, nemmeno a dirlo, così come confermano scuola e famiglie, si ripresenta puntualmente, ogni anno, alla riaccensione della caldaia dopo le vacanze natalizie. Troppi giorni nell’attesa dell’arrivo del “pezzo nuovo” che avrebbe riscaldato i termosifoni e, quindi, le aule.
Con una nota la segreteria scolastica avvisava che “Per il giorno 15 Gennaio 2025 presso la sede del Liceo Scientifico sarà ripristinato il servizio di riscaldamento. Quindi dal 15 Gennaio si riprenderanno regolarmente le lezioni in presenza”, e così è stato, gli studenti sono rientrati in classe come da indicazione. Dove sta l’inghippo? Dopo qualche giorno l’impianto ha avuto ulteriori problemi ed i termosifoni sono rimasti ancora freddi: un inizio settimana da gelo, alunni e personale intirizziti dalle basse temperature stagionali, non sono bastati giubbotti, cappelli, sciarpe e guanti per attenuare il freddo pungente. Così una mamma: «Sono davvero indignata, dopo una settimana di stop ora si ricomincia con lo stesso problema: si è rotto il pezzo della caldaia che hanno sostituito qualche giorno addietro. Ed i nostri figli al gelo! Mancano i presupposti più basilari che garantiscano il diritto allo studio ai nostri ragazzi. Chi di dovere si prendesse le proprie responsabilità: sono anni che questo problema si ripropone puntualmente, sono anni che i nostri figli non vengono tutelati in tal senso». Qualcuno tenta di smorzare gli animi con un pò di ilarità: «Il pezzo da sostituire lo avranno comprato usato per risparmiare, ed ecco il risultato: i termosifoni un’altra volta spenti». Per dovere di cronaca si precisa che l’impianto ora sembrerebbe funzionare ma, in molti, tra genitori, studenti e personale scolastico, continuano a dubitare che non si verifichino ulteriori problematiche.