120 piccoli studenti in trasferta da Roma alla Ciociaria. Proprio in questi giorni, infatti, la parrocchia Sant’Ippolito della capitale ha organizzato un campo estivo in località Grangia di Antera, Casamari, al confine tra Veroli e Monte San Giovanni Campano. Non è la prima volta che l’istituto religioso propone questa iniziativa e stavolta la meta prescelta è immersa nel verde e nella serenità della nostra terra.
Gli scolari partecipanti al programma frequentano la quarta e la quinta elementare e sono stati divisi in due gruppi proprio in base all’età. I più piccoli stanno sostando a Casamari in questa prima settimana, la prossima toccherà ai più grandi. La grande e genuina novità, però, sta nella tipologia di campo estivo: difatti, i frequentanti ‘viaggeranno nel tempo’, per tornare indietro alle origini, alle tradizioni, ai profumi, ai giochi e lavori della Ciociaria di una volta.
Per tutta la durata del soggiorno sarà abolita ogni forma di tecnologia: niente videogame, internet, social e similari. I bambini potranno riscoprire il valore della socialità e dell’aggregazione, delle relazioni umane, sfruttando – sotto la supervisione dei catechisti – questa opportunità per diventare più indipendenti. Gli sarà infatti insegnato a gestire autonomamente la propria giornata, a preparare il pranzo e la cena (sempre sotto controllo dei ‘grandi’), a svolgere gli impegni di casa. Gli saranno mostrati i lavori di un tempo, l’orto, la manualità che una volta era il sostentamento di tante famiglie.
Faranno lunghe passeggiate nelle campagne, potranno godere di aria fresca, panorami suggestivi mettendo per un po’ nel cassetto telefono, tablet, pc e tv. 7 giorni per ‘disintossicarsi’ da quella tecnologia che domina le giornate di tutti noi. Per giocare tra loro, stabilire contati basati sulla convivenza. Durante il campo saranno proposte tante attività ed esperienze ludiche, ma al tempo stesso formative, per favorire l’amicizia, il lavoro di squadra, la gestione delle difficoltà, la focalizzazione degli obiettivi e la fiducia in se stessi. D’altronde, i dati in tal senso, sono allarmanti e spesso gli esperti sottolineano l’importanza della riscoperta dello stare insieme relegando il virtuale e l’etere in un angolo per qualche ora al giorno. Non che questi strumenti debbano essere demonizzati, ma bisognerebbe saperli usare in maniera consapevole e sta agli educatori e alle famiglie insegnarne un utilizzo disciplinato ai più giovani che si approcciano all’hi-tech in varie forme.
Dati che fanno riflettere
Ecco i dati relativi all’utilizzo di media audiovisivi e digitali nei bambini italiani, numeri che devono necessariamente far riflettere e cercare soluzioni per limitare il tempo trascorso con lo smartphone a favore di attività educative e ricreative.
La tv rappresenta ancora il mezzo maggiormente utilizzato dai bambini e il 21,3% di questi resta davanti alla tv per diverse ore al giorno;
Il 38% dei bambini sotto i due anni ha già utilizzato un dispositivo mobile per giocare o guardare video;
Il 57,1% dei bambini passa buona parte del tempo davanti ai videogiochi;
A otto anni il 72% dei bambini maneggia abitualmente smartphone e tablet dei genitori;
Il 63% dei bambini al di sotto degli otto anni usa smatphone e tablet dei genitori;
Il 30% dei bambini al di sotto degli otto anni preferisce usare smatphone e tablet dei genitori per leggere;
Un bambino su due tra i sei e i dieci anni possiede un cellulare;
Il 44% dei bambini tra i cinque e i tredici anni e nove minorenni su dieci utilizzano in modo costante la rete.
Valorizzazione del territorio
L’occasione sarà dunque un segnale forte di crescita, responsabilizzazione e maturazione per questi ragazzini. Ma non solo. Infatti, ogni weekend verranno in Ciociaria anche i genitori degli studenti per trascorrerlo con loro. Saranno quindi ospiti sul nostro territorio altre 240 persone che avranno così modo di conoscere ciò che il rigoglioso frusinate può offrire. Una piccola ma preziosa vetrina per mettere in luce quanto di buono c’è ancora nel nostro comprensorio tra bellezze paesaggistiche, ospitalità, realtà commerciali.
Sull’iniziativa si esprime Luigi Gabriele, presidente Consumerismo No Profit, che dice: “Alla parrocchia di Sant’Ippolito di Roma va il mio plauso per questo progetto meraviglioso che unisce il divertimento alla salute psicofisica dei bambini, oggi quelli più minati dall’uso e dall’abuso della tecnologia. I dati, infatti, sono sconcertanti e questo tipo di attività non possono che fare bene ai nostri figli, alle leve del futuro. Inoltre, come originario del Frusinate, mi riempie di orgoglio che sia stata scelta la nostra terra per portare avanti questo speciale campo estivo. La Ciociaria si mostra così, al pari di Umbria e Marche, un territorio foriero di bellezze, natura, qualità di accoglienza, gastronomia e molto altro. Da tempo ci adoperiamo affinché il comprensorio venga valorizzato e questa è un’importante vetrina“.