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Agricoltura, pubblicato il bando per gli allevatori di bovini da latte del Lazio: la misura

La presentazione informatica delle domande avviene sul portale dell’Organismo pagatore AGEA che sarà attivo dal 13 agosto al 16 settembre 2024

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La direzione regionale Agricoltura, su indicazione dell’assessore Giancarlo Righini, ha pubblicato il bando pubblico per la raccolta e la gestione delle domande di aiuto/pagamento per la corresponsione di un aiuto in regime “de minimis agricolo” agli allevatori di bovini da latte della Regione.

Possono beneficiare della misura le aziende agricole della produzione del latte bovino, con allevamenti nel Lazio a orientamento latte o misto, in possesso di un fascicolo unico aziendale validato sul sistema informativo dell’organismo pagatore Agea. Per accedere al bando occorre una consistenza minima zootecnica di almeno 20 capi totali (U.B.A.), di cui almeno 10 vacche da latte di oltre 30 mesi di età. 

Il sostegno è determinato in modo proporzionale al numero dei capi totali allevati: da 20-50 capi il contributo ammonta a 2mila euro; da 51 a 75 capi si potrà beneficiare di 3.700 euro; da 76 a 100 capi 4.800 euro; da 101 a 150 capi 6.600 euro; da 151 a 200 capi 9mila euro e oltre 200 capi 11mila euro.

La presentazione informatica delle domande avviene sul portale dell’Organismo pagatore AGEA, reperibile nel SIAN come “Regione Lazio – Sostegno alle aziende di produzione latte bovino”. Il portale sarà attivo dal 13 agosto 2024 al 16 settembre 2024.

«Come promesso – spiega l’assessore all’Agricoltura e alla Sovranità alimentare della Regione Lazio, Giancarlo Righini – abbiamo messo a punto questa misura a favore delle imprese del settore bovino. Un provvedimento, predisposto in tempi rapidi grazie a un proficuo lavoro della direzione regionale, che vuole testimoniare la particolare attenzione della nostra amministrazione verso tante realtà imprenditoriali che sono delle vere e proprie eccellenze del territorio. Un ringraziamento particolare va all’Agenzia per le erogazioni in agricoltura (AGEA) per la proficua collaborazione e la disponibilità mostrata nella definizione di un nuovo modello procedurale e organizzativo che, ritengo, possa contribuire ad aumentare in modo significativo l’efficacia dell’azione amministrativa».

”Nessun click day”

Il bando pubblicato ha l’obiettivo di sostenere la liquidità delle aziende agricole produttrici di latte bovino, interessate negli ultimi anni dalla crisi post-pandemica e del conflitto russo-ucraino ancora in corso. Per la gestione delle domande, la Regione ha attivato una convenzione con AGEA, che ha garantito ampia e proficua collaborazione, che disciplina l’operatività degli sportelli di servizio al pubblico e l’implementazione di nuovi applicativi sul sistema informativo SIAN. L’applicativo, basandosi sui dati del fascicolo aziendale ed effettuate le verifiche automatizzate sui requisiti definiti dal bando, precompila le domande dei potenziali beneficiari che dovranno essere rilasciate (presentate in via informatica) dai CAA mandatari.

La scelta della data del 29 luglio scorso, quale data di riferimento per il precaricamento dei dati da fascicolo, ai fini della precompilazione delle domande di sostegno, ha consentito di poter pubblicare in tempi rapidi il bando e rendere operativo l’applicativo a partire dal 13 agosto prossimo, nell’intenzione, senz’altro condivisa da tutti i soggetti interessati, di dare una risposta alla crisi del comparto della produzione di latte, senza ritardare ulteriormente l’attuazione della misura.

«Il bando – spiega l’assessore all’Agricoltura della Regione Lazio, Giancarlo Righini – non è riconducibile a un “click-day”, procedura che, posso assicurare, questa amministrazione regionale non attiverà in alcuna occasione. Piuttosto sarà possibile presentare domanda sino al 16 settembre 2024, con la ulteriore possibilità di prorogare tale termine. Difatti, le attività preliminari all’apertura dell’applicativo svolte dalla Regione e dall’ AGEA per la definizione della misura e la precompilazione delle domande, confermano che la dotazione finanziaria del bando (3 milioni di euro) è sufficiente per soddisfare tutte le richieste dei potenziali allevatori laziali in possesso dei requisiti stabiliti dal bando».

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