Acqua pubblica, Ceccano 2030 contro Acea e politici: “No agli avvoltoi del profitto”

Il Collettivo: "C'é da richiamare alle proprie responsabilità quelle parti e quei politici colpevoli di questo vergognoso stato dei fatti"

Ceccano – “Lo diciamo sin da quando abbiamo allacciato rapporti con il comitato acqua pubblica che, se davvero si vuole affrontare la questione Acea/problema idrico, questo lo si deve prima conoscere e studiare, per poi dare battaglia al gestore affinchè siano rispettati i diritti dei cittadini. Ma bisogna farlo senza strumentalizzare la rabbia e la sofferenza di chi si vede negato un diritto universale, e non bisogna proporre soluzioni desuete in pieno stile Caligioriano”. – Così in una nota Ceccano 2030.

“C’é da richiamare alle proprie responsabilità quelle parti e quei politici colpevoli di questo vergognoso stato dei fatti senza difese di parte alcuna, avendo come obbiettivo la difesa del bene comune per eccellenza. Le infrastrutture idriche Ceccanesi e ciociare hanno l’80% circa di perdita (su dieci litri otto vanno persi), dal 2004 che gli utenti, anche quelli di Ceccano, pagano in bolletta una quota che deve/dovrebbe essere usata dal gestore per la sostituzione delle tubature ormai vetuste e ammalorate, ma in questi 20 anni niente è stato fatto nel centro storico di Ceccano, come del resto in nessun paese ciociaro. Eppure ad ogni assemblea dei Sindaci questi ultimi, su proposta del presidente Di Stefano, non fanno altro che votare in massa (alcune eccezioni ci sono) ulteriori aumenti delle tariffe a danno dei cittadini, e le vecchie reti colabrodo del centro storico di Ceccano continuano ugualmente a non essere sostituite, le turnazioni notturne vanno avanti da anni, dai rubinetti esce acqua color marrone, ogni due metri una perdita, il Sindaco Caligiore se ne frega di far valere il suo ruolo di massimo rappresentante per la salute pubblica, la politica provinciale e regionale con Acea ci va a braccetto, ed invece di pretendere e battersi per una soluzione politica ad un problema che è politico si aspettano e/o si chiedono le autobotti, forse ancora si pensa che siano portatrici di voti oltre che di acqua”. – Proseguono dal Collettivo.

“In questo modo non si fa altro che dare forza al gestore e ai suoi sodali. Possiamo ben dire che guardavano solo ad avere il consenso per le elezioni, il Sindaco Caligiore e molti altri Sindaci, quando si misero in prima fila per la firma della risoluzione contrattuale; quando scesero in piazza con i cittadini contro Acea e contro la Politica che ne è complice, che furba lungimiranza. Ora hanno mostrato la loro vera faccia e l’hanno messa proprio di fianco a quella del presidente della provincia Di Stefano, la destra di Caligiore e la finta sinistra del PD si sono consegnati di fatto ad Acea, abbandonando la lotta contro la stessa, voltando le spalle ai cittadini ed ai comitati, pensando solo ai loro interessi e a quelli del gestore. Con alle porte le elezioni per il rinnovo del parlamento Europeo ora tutti tacciono, poi torneranno a prenderci per i fondelli sulla questione…però ora la misura è colma e davanti ai cittadini bisogna dire di chi sono le responsabilità politiche e etiche dell’azione predatoria e sbeffeggiante di Acea sul nostro territorio. Noi continueremo a stare dalla parte di chi lotta e scende in piazza contro ACEA reclamando la piena attuazione del referendum del 2011, portando avanti la proposta del comitato acqua pubblica di Ceccano sulla tariffa sociale unica. Noi eravamo, siamo e saremo a fianco dei cittadini e dei comitati per costruire insieme una città che rispetti e difenda i beni comuni, come l’acqua, dagli avvoltoi del profitto”.

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