Indicato come l’amministratore di fatto e assolto con formula piena dall’accusa di bancarotta dello ‘Chalet del Lago’, gestito dalla società Paradise Events s.r.l., a Posta Fibreno. La struttura ricettiva, aperta nell’agosto del 2013, per anni è stata punto di ritrovo estivo per molti sorani ed altri avventori del comprensorio. La titolare, nel frattempo deceduta, assieme al figlio, a seguito di criticità emerse tra soci, fu costretta a chiudere lo chalet ed è qui che iniziò il calvario giudiziario: madre e figlio furono accusati di aver sottratto o comunque distrutto i libri e le altre scritture contabili obbligatorie in modo da non rendere possibile la ricostruzione del patrimonio e del movimento degli affari della società e ciò al fine di recare a sé o altri un ingiusto profitto e di recare pregiudizio ai creditori.
Finirono sotto processo ma ad oggi la difesa di entrambi, grazie all’acquisizione dei documenti contabili e diverse testimonianze, è riuscita a dimostrare l’estraneità della donna che era subentrata al precedente titolare, il quale aveva lasciato una contabilità disordinata. Per questo la signora aveva dato incarico a un commercialista per la ricostruzione della stessa. Anche il figlio, difeso dall’avvocato Maurizio Suarato, è riuscito a dimostrare la sua estraneità ai fatti di bancarotta e il pubblico ministero in sede di discussione, ha chiesto l’assoluzione che è stata accolta dai giudici del collegio e quindi l’uomo è stato scagionato.
Successivamente, nel 2015, l’attività è tornata sotto la gestione del Comune ed oggi il locale è in funzione con una nuova denominazione. La gestione attuale è estranea ai fatti raccontati.