A quanto pare, da sempre il weekend è la parte di settimana più attesa da milioni di persone in tutto il mondo. Ancor di più se da esso dipendesse il corso della nostra vita! E questo fine settimana davvero ‘particolare’ è quanto viene raccontato nel garbato “A Royal Weekend”( Hyde Park on Hudson), fatica siglata da Roger Michell.
La trama
All’alba di una pagina oscura e insanguinata della storia umana, nel 1939, poco prima della Seconda Guerra Mondiale, Re Giorgio VI (Samuel West) e il Presidente Franklin Delano Roosevelt (un carismatico Bill Murrey) si incontrano per decidere le sorti del globo terrestre. E insieme a loro si incontrano anche due culture, quella un po’ snob e retrò dei reali britannici, tutta aplomb e niente praticità, con quella più moderna “made in U.S.A.”, quella del “self made man”, più risoluto e capace.
Pellicola epistolare
La pellicola esprime il classico fascino del pensiero americano che avvolge, in un manto a stelle e strisce, tutti gli idealismi che incontra, blandendoli con la propria piaggeria. D’altro canto, questo incipit favolistico e sfarzoso si sviluppa in un plot a tinte “confetto”: non manca, infatti, quella sottotrama amorosa, a mio avviso un po’ banale. Si snoda quasi in forma epistolare, attraverso le nostalgiche pagine del diario di Daisy (un’apprezzabile Laura Linney), cugina di quinto grado e amate del Presidente, A Royal Weekend. La sognante ragazza narra, come una sorta di mediatrice, l’incontro tra due uomini e le rispettive mogli, ponendo una certa distanza tra quella classe sociale più che benestante e ciò a cui appartiene lei, quella fetta di popolo piegata dalla crisi. Tentando di obnubilarci la vista, smitizzando i protagonisti delle vicende mostrandoci le loro debolezze, la sceneggiatura di Richard Nelson fallisce in audacia. Neanche il contesto politico, il contenuto ideologico – inutile negarlo, c’è eccome – riescono a far decollare il film verso cime più gloriose. A Royal Weekend resta un prodotto davvero ottimamente interpretato, ben fotografato da Lol Crawley, elegante e posato, ma lo spunto iniziale è soffocato sotto il peso di un racconto debole. Rifacendoci proprio ad una sequenza dell’ultimo lavoro di Michell, il lungometraggio può essere paragonato ad un hot dog: anche se manca un po’ di senape e quel sapore più marcato che desideravi, lo mangi comunque. Se hai fame, meglio questo che restare a stomaco vuoto.
Dettagli
Titolo originale: Hyde Park on Hudson
Regia: Robert Mitchell
Sceneggiatura: Richard Nelson
Fotografia: Lol Crawley
Cast: Bill Murray, Samuel West , Olivia Williams, Olivia Colman, Laura Linney, Elizabeth Marvel