Nei giorni scorsi, presso la sede del Comune di Roccasecca e nell’ambito delle manifestazioni civili in onore di San Tommaso D’Aquino per i 750 anni dalla morte, è stato presentato il quaderno realizzato da Pompeo Di Fazio dal titolo, “I Frati Domenicani a Roccasecca. Appunti della visita del 24 settembre 2022”.
Nel testo, stampato attraverso il contributo della XV Comunità Montana “Valle del Liri” di Arce, è descritta la visita a Roccasecca di oltre trecentocinquanta studiosi in occasione dell’XI Congresso Tomistico Internazionale, organizzato dalla Pontificia Università San Tommaso d’Aquino e svoltosi a Roma dal 19 al 24 settembre 2022, rinnovando così un antico legame tra l’ordine dei frati domenicani e la città del Dottore Angelico.
Pompeo Di Fazio nel lavoro mette in correlazione la visita del 2022 con quella del 1925, quando furono oltre cinquecento gli studiosi arrivati a Roccasecca e conclude: “non celebrare al meglio questo Giubileo tomistico significa mettere a rischio l’intero sistema identitario del nostro paese, con un pericolo manifesto. Che tra cento anni, quando ci sarà il prossimo triennio, questa tradizione sia nel frattempo scomparsa, facendo perdere alla nostra comunità il suo tratto distintivo e sacrificando l’impegno di tanti che nel corso degli anni si sono dedicati al tema del fare memoria”.
“Voglio ringraziare l’Amministrazione comunale di Roccasecca – ha detto Di Fazio – per avermi dato la possibilità di presentare questo lavoro nel cartellone delle iniziative dedicate a San Tommaso D’Aquino. Ringrazio il sindaco Giuseppe Sacco e l’assessore Valentina Chianta. Ringrazio anche la Comunità Montana di Arce e l’associazione culturale “Le Tre Torri””.
“Questi tre anni di ricorrenze dedicate a San Tommaso D’Aquino – conclude Pompeo Di Fazio – devono essere l’occasione per rinsaldare il legame tra la nostra città e il suo più illustre figlio. E’ stato emozionante ascoltare dalle parole del cardinale Marcello Semeraro il riconoscimento a Roccasecca del titolo di patria natale di San Tommaso D’Aquino durante la messa del 7 marzo nella chiesa dell’Annunziata. Una risposta anche alla narrazione di questo triennio che rispetto al luogo natale di Tommaso D’Aquino spesso omette di citare Roccasecca, diluendo questa verità nella poco corretta citazione della contea di Aquino. E questo non va bene, sia per rispetto a Tommaso D’Aquino, sia per rispetto alla città di Roccasecca e alla verità storica, sia per rispetto alle tante persone che nel corso degli anni si sono impegnate per dimostrare questa tesi e per promuovere il legame tra Roccasecca e il santo. Il nostro compito, di tutti i roccaseccani, è quello di non disperdere la ricchezza che la storia ci ha concesso”.