L’inglese è la lingua più parlata al mondo, ma l’italiano vince per…sensualità: le curiosità

La lingua più sexy al mondo, quella con meno parole e quella che più di tutte rischia l'estinzione: ecco alcune curiosità

Celebrare imprese straordinarie e traguardi eccezionali in tutto il mondo, dalla persona che parla più lingue al massiccio montuoso con la crescita più rapida, fino al cane più anziano: con questo spirito, dal 2005 si festeggia il Guinness World Records Day – che quest’anno cade il 16 novembre – giornata in cui vengono organizzati eventi e iniziative speciali con l’obiettivo di stabilire nuovi record o festeggiare quelli già esistenti. Per celebrare questa ricorrenza, la piattaforma globale per l’apprendimento delle lingue Preply ha individuato gli 8 record linguistici più curiosi, come il Paese con il nome più lungo, il dialetto meno parlato, la lingua più sensuale del mondo.

Paesi con più lingue ufficiali

Il Paese che conta il maggior numero di lingue ufficiali è la Papua Nuova Guinea, con ben 840 lingue su un totale di soli 7 milioni di abitanti. Purtroppo molti di questi idiomi sono parlati da meno di 1000 persone e risultano tra le lingue a rischio estinzione. Tra le lingue ufficiali, figura anche la lingua dei segni della Papua Nuova Guinea, introdotta nel 2015. Al secondo e terzo gradino del podio dei “Paesi multilingue” si trovano Indonesia e Nigeria, che contano rispettivamente 712 e 522 lingue ufficiali.

La lingua più parlata: inglese o cinese? Dipende dai punti di vista

A detenere il primato di lingua più parlata al mondo è l’inglese, attualmente utilizzato da circa 1,5 miliardi di persone, ossia più di 1 individuo su 8 a livello globale. Tuttavia, solo per il 15% dei parlanti (373 milioni) rappresenta la lingua madre, poiché per la maggior parte si tratta di una seconda lingua. Tenendo conto dei madrelingua, infatti, la medaglia d’oro spetta al cinese mandarino: si tratta della lingua più diffusa in Cina ed è parlata da circa 1,1 miliardi di persone, di cui l’82% madrelingua (929 milioni di persone). Una cifra sorprendentemente elevata, considerando che il cinese detiene anche il primato di lingua più difficile del mondo.

La lingua più sexy: l’italiano conquista il mondo

Parigi è la città dell’amore, ma contrariamente a quanto si possa immaginare, non è il francese la lingua più sexy del mondo. Il primato se lo aggiudica infatti l’italiano, come dimostrato dallo studio condotto da Preply, che ha stilato la classifica misurando l’aumento della frequenza cardiaca dei partecipanti sottoposti all’ascolto di varie lingue. L’italiano ha registrato un incremento dei battiti al minuto del 23%. Secondo posto per il portoghese (20%), terzo per francese e greco (18%).

Luoghi dai nomi più lunghi: dal Galles all’Italia

Llanfairpwllgwyngyllgogerychwyrndrobwllllantysiliogogogoch, in Galles, è la cittadina con il nome più lungo d’Europa: conta ben 58 lettere. Spostandosi in Italia invece, la medaglia d’oro va a un comune abruzzese: si tratta di San Valentino in Abruzzo Citeriore, un nome composto da 34 lettere. Parlando più genericamente di luoghi, il primato a livello mondiale se lo aggiudica Taumatawhakatangihangakoauauotamateaturipukakapikimaungahoronukupo kaiwhenuakitanatahu, una collina di Porangahau, a sud di Waipukurau, in Nuova Zelanda (85 lettere).

Numero di vocali e lettere dell’alfabeto: quale lingua ne ha di più

Sono più di 12 milioni i vocaboli presenti nel lessico arabo, che conquista il primato di lingua con più parole al mondo. Segue l’inglese, con circa 500.000 voci nell’Oxford English Dictionary. La lingua con il numero di vocaboli più ridotto sembra essere il kusunda del Nepal, attualmente parlata fluentemente da una sola persona: questa lingua ha un numero molto limitato di parole, stimato attorno alle 150. Altre lingue dal vocabolario esiguo sono il sranan tongo (340 parole), parlato in Suriname, e il pirahã (200 e 250 termini), parlato dal popolo omonimo che vive nella regione amazzonica del Brasile. Considerando gli alfabeti, il più lungo del mondo è quello della Cambogia (khmer), che conta 74 lettere, mentre il più breve è quello del Rotokas, lingua parlata nell’isola centrale di Bougainville, in Papua Nuova Guinea, con sole 11 lettere (a, b, e, g, i, k, o, p, r, t, u).

Chi parla più lingue al mondo

Imparare le lingue straniere apre le porte alla conoscenza di nuove culture e amplia gli orizzonti. Per questo lo statunitense Alexander Arguelles ne ha studiate quasi 70, un numero che lo rende automaticamente uno dei maggiori poliglotti contemporanei. Tra i poliglotti più famosi spicca anche Ziad Fasah, apparso nel libro dei Guinness World Records del 1998, in grado di parlare 59 lingue.

‘Il piccolo principe’ è il libro più tradotto al mondo

Tralasciando testi del calibro de La Bibbia, che nel corso dei secoli è stata tradotta in centinaia di lingue, o del Corano, il libro più tradotto al mondo è Il Piccolo Principe dell’autore francese Antoine de Saint-Exupéry, tradotto in ben 382 lingue, tra cui alfabeto braille, morse e geroglifici egizi. Volendo però scoprire le opere maggiormente tradotte nei diversi angoli del mondo, Preply ha condotto una ricerca suddivisa per aree geografiche. Così, negli Stati Uniti il primato va a La via della felicità di L. Ron Hubbard, tradotto in più di 112 lingue, mentre in Sud America a vincere è L’Alchimista di Paulo Coelho, che può essere letto in più di 80 lingue. In Africa, l’opera più tradotta (63 lingue) è un racconto dell’autore keniota Ngugi wa Thiong’o intitolato The Upright Revolution: Or Why Humans Walk Upright. Tra i libri più tradotti in Asia ci sono invece Tokyo Blues di Haruki Murakami dal Giappone e Autobiografia di uno Yogi di Paramahansa Yogananda dall’India. Uccelli di Rovo dell’autrice australiana Colleen McCullough, tradotto in più di 20 lingue, occupa infine il primo posto in Oceania.

Lingue a rischio estinzione, minacciati soprattutto i dialetti

Tra i record linguistici, ce ne sono anche di negativi. Come nel caso dell’Australia, il Paese con il più alto numero di lingue in pericolo critico: se ne contano infatti 133. L’Italia si trova al 35° posto dei Paesi per lingue a rischio estinzione, con alcune realtà linguistiche da monitorare con attenzione. Tra queste, il triste primato per il dialetto nazionale più a rischio, con soli 200.000 parlanti, va al vivaro-alpino, dialetto della lingua occitana parlato a Guardia Piemontese (CS) e in alcune valli occitane del Piemonte. Il romagnolo, dialetto gallo-italico proprio della Romagna e delle Marche settentrionali con 1,5 milioni di parlanti, rientra invece tra le lingue “minacciate”, così come il sardo logudorese, parlato da 500.000 persone. In Nepal, invece, esiste addirittura una lingua parlata fluentemente da una sola persona. Si tratta del kusunda, attualmente oggetto di alcuni linguisti al lavoro per evitarne la scomparsa. – Fonte www.dire.it –

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