È l’arpinate Fabrizio Casinelli, giornalista radiotelevisivo, Direttore Ufficio Stampa RAI, Direttore Responsabile Radiocorriere TV, a lanciare un appello all’Amministrazione Comunale della Città di Cicerone, un impegno nei confronti dei bambini di Arpino, le nuove generazioni, il futuro: «Diamo un’alternativa ai bambini, che possano sognare di diventare dei campioni».
Fabrizio Casinelli è nato ad Arpino, quando non lavora è in paese con la sua famiglia: ha ideato, promosso e collaborato fattivamente ad iniziative di importante calibro per la città, tra cui il prestigioso premio “Arpino Città di Cicerone” che ha visto sul palco ospiti d’eccezione ed artisti tra i più amati dal grande pubblico come Ermal Meta, i Negrita, Dolcenera, Alessio Bernabei, Briga.
Fabrizio Casinelli, inoltre, non ha mai mancato di sostenere l’attività sportiva, la squadra calcistica locale in particolar modo, e non intende restare a guardare che questa passione si spenga nel cuore dei giovani arpinati «Ho 56 anni e sogno di rivedere il campo di Arpino addobbato con i colori delle bandiere della Terra di Cicerone e delle squadre ospiti, con i bambini che giocano felici. Mi auguro che l’Amministrazione Comunale recepisca questa mia sollecitazione e lo faccia in tutte le sedi opportune».
Non una provocazione sterile per accendere polemiche poco costruttive sui social bensì un invito focalizzato su un obiettivo preciso «Nel Paese della “cultura” ci dovrebbe essere spazio anche per la “cultura sportiva”. Considerato che le autorità locali hanno altro a cui pensare, mi sono armato di coraggio ed ho scritto una lettera alla massima autorità sportiva della nostra Italia. Io non mollo! Voglio vedere il sorriso sui volti dei bambini di Arpino, voglio vederli correre dietro ad un pallone e non tra le automobili, sperando che non succeda mai nulla di irreparabile. Ben vengano le statue ma un bambino vale molto di più, perché il bambino di oggi sarà l’uomo di domani».
Il Direttore spiega «Ho pensato di inoltrare il mio appello come genitore e come cittadino. La mia lettera è molto articolata e non riguarda solo il campo sportivo di Arpino ed il calcio, bensì una carenza di strutture per i bambini e le bambine, per i ragazzi, per lo sport in genere. Si parla di sport, si fanno campagne di promozione dell’attività sportiva, ma dove praticarlo?». Con le sue considerazioni Casinelli intende sensibilizzare le istruzioni affinché si impegnino ad individuare delle strutture pubbliche da “dedicate” allo sport, a tutti gli sport possibili e praticabili.
«Non voglio che la mia istanza venga intesa come una provocazione, non lo è. Mi preme precisare che non ho alcuna velleità politica, mi piacerebbe riprendere il mio ruolo di Vicepresidente della SSD Atletico Arpino, ecco questo si. Sono pronto a tassarmi, come gli altri soci, per sostenere lo sport ad Arpino». Casinelli conclude «Mi piacerebbe vedere anche le ragazze di Arpino tornare a giocare a Volley: una volta le squadre di pallavolo Arpinati venivano allenate dall’amico Mario Iafrate, gareggiavano a livello regionale, hanno più volte sfiorato la Serie D. Io già ero in società e mi occupavo del settore giovanile. Arpino aveva pure una squadra in serie A di Tennis Tavolo. Spesso mi trovo a riflettere: abbiamo tanti ragazzi che nel periodo estivo ci regalano emozioni straordinarie con il Gonfalone, quei ragazzi potrebbero regalarci le stesse straordinarie emozioni indossando la maglia biancorossa, i colori ufficiali della Città di Arpino. Diamo la possibilità ai bambini di avere una scelta. Auspico che il concetto espresso possa sensibilizzare più persone possibile ed in primis i nostri politici, coloro che hanno investito il ruolo e si sono presi l’impegno di rappresentare e fare l’interesse della comunità. Sono fiducioso», siamo tutti fiduciosi.