La sentenza della Corte d’Assise di Appello di Roma, nel processo per l’omicidio di Serena Mollicone, potrebbe arrivare il 21 dicembre. Lo ha deciso la Corte che ha anche ammesso per il momento la testimonianza di tutti i consulenti. La richiesta era arrivata dalla procura generale che ha anche sollecitato le audizioni di 44 persone, tra testimoni e consulenti, ritenute dal sostituto Pg “indispensabili” per l’accertamento della verità.
Per la Corte è importante invece intanto ascoltare i periti. Per gli altri testimoni – definiti “laici” -, si deciderà di volta in volta a partire dalla prossima udienza fissata il 20 novembre. Sono previste successivamente udienze il 7, il 14 e il 21 dicembre quando, presumibilmente, potrebbe arrivare la sentenza.
“Sono contento, molto contento. Anzi speriamo si faccia molta più luce, perché avere preclusioni? Noi siamo contenti, molto contenti”. Così Antonio Mollicone, lo zio di Serena, commenta la riapertura del processo per la morte della nipote avvenuta a giugno del 2001.
“Non è così frequente la riapertura di un processo, evidentemente la Corte vuole rendersi conto dell’attendibilità della sentenza di primo grado – spiega l’avvocato Sandro Salera, legale di parte civile di Consuelo Mollicone, sorella di Serena, commentando la riapertura del processo per la morte della 18enne di Arce avvenuta a giugno del 2001. “Si parte con i consulenti tecnici e poi vedremo nelle altre udienze”.